Multe ai ciclisti. La casistica è ampia e come per come ogni mezzo che si muove sulla strada colpisce chi, solo per fare un esempio, passa con il rosso, non rispetta la precedenza, imbocca una strada controsenso dove non autorizzato, risponde al cellulare senza auricolari. Di tanto in tanto si legge anche di multe ai ciclisti, un po’ più tipiche, per chi tiene il cane al guinzaglio, non ha il campanello o le luci, viaggia sul marciapiede, pedala affiancato quando si trova con un gruppo di amici sulle strade fuori città, non tiene una mano sul manubrio. Sanzionato, qualche volta, anche chi cade.
Quello che è capitato a Igea Marina a Maria D’Anna, una donna italo venezuelana con figlio e marito che vive nel nostro Paese da 19 anni è tutto da raccontare. Multata di 58 euro – diventati nel tempo oltre 200 per ritardato pagamento – per aver sorpassato un’auto a destra. Siamo nel luglio del 2022 e Maria D’Anna si ferma alle strisce pedonali per far passare dei turisti.
“Di fianco a me, quasi in contemporanea, è arrivata un’auto. Una volta passati i pedoni, ho anche aspettato che la macchina ripartisse, ma non è avvenuto. Allora mi sono avviata io, pedalando – racconta – Quando sono ripartita l’auto ha accelerato e mi ha raggiunto, chi guidava ha urlato, mi sono spaventata e ho continuato a pedalare. L’uomo mi ha fermato, mi ha mostrato il distintivo dicendomi che era un vigile”.
Secondo il verbale la donna aveva sorpassato l’auto sulla destra invece che sulla sinistra e ha tentato di scappare. Una reazione abbastanza comprensibile visto che si è trovata a fare i conti con un signore che urlava dal finestrino di un’auto senza segni di riconoscimento e con i suoi componenti in abiti civili. Dicono gli agenti: “Eravamo fermi al rosso e quando è scattato il verde la ciclista è arrivata velocissima e abbiamo dovuto frenare per non investirla”.
Velocissima. Su una bici da città...