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A lezione nella ciclofficina “Tandem” di Olbia. Un progetto per il reinserimento lavorativo

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Gli spazi della ciclofficina di Olbia messi a disposizione dall'hub.MAT

La ciclofficina come occasione di reinserimento sociale e lavorativo. Accade ad Olbia, dove il progetto “Tandem”, cofinanziato dalla Regione Sardegna con 7mila euro, vuole trasmettere le competenze necessarie per un ciclista a persone in condizioni di marginalità e a rischio di esclusione sociale. A farsene carico l’associazione hub.MAT, dove l’acronimo sta per Mobilità, Ambiente, Territorio.

Con il progetto “Tandem” di Olbia che propone una ciclofficina come opportunità per il reinserimento lavorativo di diversi olbiesi in difficoltà, hub.MAT ha messo in campo i propri spazi, con locali a due passi dal centro aperti a chiunque volesse riparare una bici. Arricchendo il tutto con la manualità di due meccanici della ciclofficina “Sella del diavolo” di Cagliari. Iniziato poche settimane fa, “Tandem” punta già ad allungare il calendario fino alla primavera, scommettendo anche sulle donazioni.

«Faremo magari crowdfunding per continuare a sostenere Tandem. E ci aspettiamo anche la proroga dalla Regione». Al telefono, in diretta dalle lezioni in ciclofficina, la testimonianza della presidente di hub.MAT Roberta Calcina, a capo di un’associazione nata soltanto tre anni fa. «L’iniziativa a oggi coinvolge una decina di persone. Ci sono trentenni, ma anche ultrasessantenni molto motivati». Tutti – per tre appuntamenti a settimana – al lavoro per formarsi tra catene e camere d’aria, collezionando esperienze che potranno rigiocarsi presto nel settore della mobilità ciclistica.

In una Sardegna dove il cicloturismo avrebbe di che da offrire in termini di rete ciclabile e cicloturistica. Oltre a “Tandem”, hub.MAT ha all’attivo diversi progetti che guardano alla sostenibilità a Olbia, con iniziative che hanno puntato sullo sviluppo e sul radicamento di una cittadinanza attiva e consapevole del territorio e dell’ambiente come beni da tutelare e valorizzare. Lavori che si affiancano a quelli che già Fiab compie in Sardegna. «A Olbia – ricorda Roberta – non è presente un’associazione Fiab. Ma da tempo abbiamo un dialogo costruttivo con quella di Cagliari».