Home mobilità città Bici a 5 all’ora o a mano. In Umbria l’ordinanza choc sospesa...

Bici a 5 all’ora o a mano. In Umbria l’ordinanza choc sospesa dal Tar

2103
bici a 5 all'ora

All’inizio di quest’anno, in un angolo dell’Umbria, una rete di quasi 125 km di strade extraurbane è stata ricoperta da cartelli che imponevano alle biciclette il limite di velocità di 5 km/h (in alternativa il mezzo si sarebbe potuto condurre a mano). Siamo a sud di Perugia, lungo le direttrici che portano verso Marsciano e Todi. «All’inizio ci eravamo rivolti direttamente alla Provincia, che aveva preso questa misura con un’ordinanza – ha premesso a BC Paolo Festi, presidente di Fiab Perugia Pedala – Abbiamo provato a metterci a loro disposizione, ma senza alcun riscontro. Così insieme a Fiab Marsciano abbiamo fatto ricorso al Tar dell’Umbria». Ricorso accolto pochi giorni fa: tutti i cartelli sono stati oscurati o coperti e il 26 ottobre è in calendario l’udienza.

Come si legge sulla stampa locale i giudici hanno definito il provvedimento bici a 5 all’ora come  “a prima vista irragionevole e sproporzionato poiché impone ai ciclisti di mantenere, anche nei tratti di strada non particolarmente deformati, una velocità tale da non poter condurre agevolmente il mezzo in condizioni di sicurezza”. Come ci ha spiegato il presidente Festi «in base all’accesso agli atti abbiamo scoperto che la Provincia aveva già acquistato i cartelli prima ancora dell’emissione dell’ordinanza». Ma il motivo quale è stato? «L’ordinanza sarebbe la conseguenza di numerose segnalazioni di utenti e Comuni sulla sicurezza di quelle strade».

In totale, stando a quanto ci ha riportato la Fiab locale, sarebbe stati spesi circa 25mila euro soltanto per la realizzazione della segnaletica. «In questi mesi – conclude Festi – abbiamo fatto capire che quei cartelli di bici a 5 all’ora potevano essere un pessimo biglietto da visita per i cicloturisti». Non è corto l’elenco di limiti e divieti choc approvati in giro per l’Italia, che hanno finito con il disincentivare la mobilità ciclistica. E non riguardano soltanto le strade: in Lombardia, dal giugno scorso, l’opzione bici+treno è una corsa a ostacoli per i passeggeri di Trenord. La misura di cui vi avevamo parlato resta ancora in vigore.