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Bike to work, il rimborso è in busta paga: in Toscana d’accordo Confindustria e sindacati

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Confindustria, sindacati e una multinazionale svizzera. Tutti d’accordo sul rimborso ciclabile in busta paga. A Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, è stato firmato un accordo tra l’azienda Power-One Italy S.p.A (parte del gruppo elvetico ABB), i sindacati Fim-Fiom e Uilm e Confindustria Toscana sud che sostiene la diffusione del bike to work e il ricorso al trasporto pubblico locale per gli oltre mille dipendenti attivi nel polo produttivo degli inverter fotovoltaici, dispositivi che convertono l’energia solare nei pannelli.

L’accordo è stato successivo all’adesione da parte dell’azienda al programma Workplace Health Promotion (WHP) promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra i suoi indirizzi compare anche quello della mobilità attiva come soluzione che migliora la qualità della vita dei lavoratori. Fiab ha svolto un ruolo di consulenza presso Confindustria tramite il consigliere nazionale Giovanni Cardinali che ci ha spiegato i prossimi passaggi.

«Nel giro di un mese – spiega Cardinali a BC – dovrebbe partire il progetto per dare un contributo economico ai dipendenti che usano il trasporto pubblico locale nel tragitto casa-lavoro. La parte relativa all’incentivo al bike to work deve attendere invece la realizzazione della ciclovia dell’Arno. L’infrastruttura è già stata finanziata e a breve dovrebbero essere assegnati gli appalti». Secondo l’esperto Fiab il rimborso bike friendly potrebbe dunque arrivare nel giro di un anno.

«Intanto l’azienda si attrezzerà per accogliere i lavoratori in bicicletta». Parcheggi, docce, spogliatoi, esattamente come accade in altre realtà – non solo svizzere – che hanno ispirato la decisione della multinazionale. Il responsabile Area Territoriale Valdarno di Confindustria, Egisto Nannini, ha motivato così la firma dell’accordo: «Recenti ricerche hanno dimostrato che il dipendente che pedala per andare al lavoro è mediamente più sano e ha un umore più sereno con ricadute positive nell’attività e nei rapporti con i colleghi. È essenziale che la realizzazione della ciclovia sia completata prima possibile anche perché altre aziende aderenti a Confindustria Toscana Sud hanno già espresso la volontà di agevolare l’utilizzo della bicicletta e dei mezzi pubblici al posto delle auto».