Caro auto. Oggi più che mai sulla spinta del vertiginoso balzo in avanti del costo del carburante (e della drammatica dipendenza da chi detiene il controllo delle fonti fossili, come ha denunciato la Fiab in una recente lettera aperta ai Sindaci italiani) viene da domandarsi quanto incida una vettura di proprietà sul bilancio mensile, senza tenere conto ovviamente dei costi sociali. E di conseguenza quanto convenga, sia per la nostra salute che per il portafoglio passare alla bicicletta. Ci ha pensato Ceri Woolgrove, policy officer di Ecf sulla base di un articolo pubblicato sulla rivista Ecological Economics che stima quanto si risparmia scegliendo di mettersi in sella invece che davanti a un volante. I dati sono riferiti alla Germania, ma rendono perfettamente l’idea della forbice dei costi tra le due forme di mobilità.
Caro auto, studi a confronto
Secondo le stime della rivista, data una base di 15mila chilometri all’anno, una utilitaria come la Opel Corsa, viene a costare in dodici mesi 6704 euro,
Sulla base di questi dati Woolgrove ha calcolato, tenendo come base il Belgio, quanto costerebbe invece passare a una bicicletta di ottima qualità. All’acquisto che si aggira sui 900 euro, si aggiungono 250 di accessori (compresa in questa voce anche l’abbigliamento per affrontare le giornate di pioggia e un antifurto che dia le giuste garanzie), 150 di manutenzione, 30 per un eventuale posteggio custodito. Circa 480 euro all’anno per cinque anni, 14 volte meno di un Oper Corsa e 27 di un Suv Mercedes. Più difficile il rapporto costi benefici. Uno studio di Ecf quantifica che i benefici portati dalla bicicletta in tutta l’Unione Europea si aggirano su un valore di 93 miliardi di euro. Una differente analisi viene dalla Commissione europea che invece si concentra sui costi sociali del trasporto motorizzato valutati in 820 milioni all’anno.