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Cicloturismo in Vallonia: un viaggio tra ciclabili lungargine ed ex-ferrovie

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La tenuta del castello di Beloeil, la Versailles belga ©WBT-J.P.Remy per BC

Sono 45 itinerari, compongono una rete di 1400 chilometri, in massima parte ex-ferrovie o percorsi lungargine, trasformati in ‘vie lente’: li offre la Vallonia, la regione francofona del Belgio. E se già colpisce l’estensione, la apprezzi ancora di più quando scopri che si sviluppa su un territorio più piccolo, per darvi un idea, della sola Lombardia.

Sulle vie lente (RAVeL è acronimo di Réseau Autonome des Voies Lentes) è bandito il traffico a motore: si va esclusivamente a piedi o in bicicletta; e si raggiungono tutte le principali mete e attrazioni turistiche della Vallonia sfruttando una rete capillare, imperniata su point noeud, gli snodi di collegamento, e assistita da una puntuale segnaletica.

Se volete farvi un’idea più precisa della rete vi consigliamo un occhiata al sito ufficiale del RAVeL; e poi magari passare al portale turistico della Vallonia per farvi tentare dalle destinazioni più interessanti.

© WBT – D.Vasilov

C’è da scegliere secondo interessi e gusti: la storia passa per gli antichi palazzi di Tournai, Mons, Namur, Liegi, Dinant e per le abbazie sparse per il territorio (dove spesso attende una buona birra appena spillata); l’ambiente ha il volto disteso delle colline solcate da fiumi e parchi naturali; la mano dell’uomo si apprezza nel piano, tra canali e archeologie industriali, e nell’eredità degli antichi siti minerari; la buona tavola accompagna dappertutto con i prodotti di un territorio di salde tradizioni agricole.

Noi avevamo già raccontato in questo servizio il piacere di pedalare lungo la Mosa, tra Namur e Dinant; questa volta ci siamo uniti, a inizio autunno, ai partecipanti di L’échappée belge, una settimana di randonnée lungo le ‘vie lente’ alla scoperta della Vallonia in bicicletta; giornate vissute sul sellino e punteggiate di soste, passando da un convento a un birrificio, da un’ospedale medievale (l’affascinante Notre-Dame à la Rose di Lessines) a un ottocentesco ascensore idraulico per battelli ancora perfettamente funzionante (ce ne sono quattro, tutti patrimonio mondiale Unesco, quello che abbiamo visto si trova a La Louvière). Prossimamente, su BC.