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Free floating: Pechino assediata da due milioni di bici, stop ai nuovi gestori

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A Pechino 15 operatori, 2.400.000 bici: è emergenza parcheggio.

Così non va. Pechino ha messo un freno alla diffusione delle biciclette del free floating, il noleggio con parcheggio libero senza stazioni di prelievo/rilascio. Sono circa 2,4 milioni quelle oggi in circolazione e, a dir il vero, spesso più accatastate che parcheggiate nella capitale cinese.

Una moratoria al free floating che Pechino ha imposto a quindici fra aziende e app che gestiscono servizi di noleggio biciclette. Annunciando agli oltre 20 milioni di abitanti della capitale che presto verranno predisposte aree di parcheggio delle bici a flusso libero proprio per evitare ingorghi su strade e marciapiedi.

Quello di Pechino e di altre dieci città cinesi come Shangai, che hanno adottato il free floating  e che oggi stanno imponendo regole di parcheggio agli utenti, può sembrare un ritorno alle origini del bike sharing. Resta il fatto che i numeri del noleggio bici in Cina, con 16 milioni di due ruote in condivisione totali, muove un giro d’affari soltanto per i due principali operatori, Mobike e Ofo, di un miliardo di dollari ciascuno (pari a oltre 800 milioni di euro).