Un’avventura tutta da leggere, uno scrigno pieno di tesori segreti, una puntuale e accurata guida di viaggio. Tiene insieme tutto questo la Basilicata in bici su cui ci accompagnano Gerardo Smaldone, Manuela Lapenta e Simon Laurenzana. È il territorio in cui si snoda La ciclovia dei boschi sacri, da Pescopagano a Castrovillari: lontana dal mare e dalle grandi vie di comunicazione, attraversa due parchi nazionali e una collana di borghi da cartolina, autentici nella semplicità con cui mantengono e difendono radici, architetture e prodotti tradizionali. I tre autori sono i fondatori dell’associazione CiclOstile Fiab Potenza, conoscono e pedalano il territorio con passione: ma formano anche un terzetto che mette insieme competenze nel campo della comunicazione e in quello della tutela dei territori. Ne è uscito quindi un libro avvincente, tanto preciso e puntuale nelle indicazioni pratiche sul percorso quanto ricco di curiosità sul corredo offerto dal territorio. Un corredo che mette insieme prodotti del gusto e artigianato, luoghi sacri e archeologia industriale, particolarità botaniche e digressioni panoramiche. Raccontato con efficacia anche dalle belle immagini di Salvatore Laurenzana.
Basilicata in bici: le 10 tappe
La ciclovia dei boschi sacri innerva la Basilicata sull’asse nord-sud. La guida accompagna nel viaggio dalla porta di accesso a nord-ovest della regione, lungo la via Appia, fino all’incontro con la Calabria nel parco nazionale del Pollino. La ciclovia si sviluppa lungo un tracciato di 450 chilometri, che gli autori dividono in dieci tappe: per viaggiare con lentezza e profondità in un territorio tutto da scoprire, ma anche per dar modo di rifiatare, in un’altimetria che varia tra il mosso e il mosso assai, tra crinali e vallate. Seguendola con gli autori della guida si scopre così – qualche esempio tra i tanti – Muro Lucano, o il presepe della Basilicata, Marsicotevere, il borgo di pietra sulla valle dell’Agri. Si valicano cime solitarie come il Monte Alpi e il Monte Raparo, si segue la ciclabile sull’ex ferrovia Lagonegro-Rotonda, si visita il parco archeologico di Grumentum, ci si addentra in due tra i più bei borghi del territorio, Viggianello e Morano Calabro. Si si accomoda a tavola per scoprire i piatti tipici come il raviolo di Bella, ravioli di ricotta con zucchero e cannella al ragù di agnello, un sorprendente connubio tra dolce e salato; ci si disseta con un bicchiere di gassosa Avena, una istituzione della città di Potenza. Il resto lo lasciamo scoprire a voi, dalle pagine di un libro curato con competenza dall’editore Typimedia. Un piccolo tassello in più per un quadro sempre più articolato di proposte al servizio di un cicloturismo che cresce anche nel nostro Paese.