Estate tempo di un buon libro. Riviste, quotidiani, siti vari sono prodighi in questo periodo di suggerimenti su cosa leggere, e anche BC, che non vuole peccare di snobismo si adegua. Ecco i cinque nostri libri di bici per l’estate, consigli per una buona lettura all’insegna della bicicletta, da accompagnare magari con una adeguata colonna sonora.
Bistecche e omicidi
Dario Cecchini, Alessandro Mauro Rossi, Il mistero della Finocchiona a pedali, Giunti.
L’Italia del Giro
Cervi è giornalista e scrittore dai solidi studi letterari e dalla felice curiosità che lo porta a uscire dai percorsi troppo frequentati. E così questo “Giro dell’incertezza e dell’inquietudine” che proponiamo tra i nostri libri di bici è stata l’occasione per raccontare un’Italia fatta da Petrarca e da Fellini, dall’Arnaldo Pambianco da Bertinoro che sullo Stelvio fa secco Anquetil e quasi non ci crede, al Girolamo Ortis, studente di medicina che per amore si uccise a coltellate e che Ugo Foscolo consegnò alla memoria collettiva con il nome di Jacopo. E con loro Rodolfo Valentino e Peter Sagan, Pellegrino Artusi e Felice Gimondi, Empedocle, Pantani e Mario Zangrando -chi era costui?- vicepresidente dell’Unione sportiva sondriese, uno per tutti a rappresentare la forza e la vivacità di una base su cui si regge lo sport italiano. Duecento e passa pagine che corrono veloci come un cronometro, storie, vittorie e sconfitte di un’Italia “che nonostante tutto continua ad aspettare il Giro che parte, che passa, che arriva.
Gino Cervi, Ho fatto un Giro -Diario di una corsa fuori stagione, Touring Club Italiano.
Occhi di vetro e sigarette d’oro
Pagine con protagonisti che sembrano usciti da un romanzo horror, come Honoré Barthélemy che nel Tour del 1920 perde un occhio dopo una caduta, finisce la tappa e a Parigi finisce ottavo, se ne mette uno di vetro, continua a correre anche se ogni tanto deve fermarsi per toglierlo e pulirlo. O da una puntata di Scherzi a parte, come capita a Antonio Negrini che in Germania sprinta, vince un traguardo a premi e porta a casa 6mila sigarette con il boccalino d’oro. Lui che non fuma fa felice tutto il suo paese, Molare nell’Alessandrino, che quando andava bene si trovava in saccoccia una nazionale senza filtro. Ci sono Alan Marangoni che l’unica volta che vince è nell’ultima corsa da stipendiato, Luciano Succi che stravolto alla fine di una Sanremo si butta in una vasca da bagno, tutto vestito con ancora i tubolari a tracolla, la vasca pronta per Bartali che non la prende benissimo e Nunzio Pellicciai che a una cronometro del Giro 1961 va così forte che la giuria non ci crede, l’accusa di aver barato e lo squalifica per tre mesi. Storie. Tante storie. Tutte da leggere. Come diceva Sergio Zavoli, che di storie e di libri di bici se ne intendeva “le più ricche e sorprendenti le ho sempre sapute dai gregari, che mi parlavano della vita in generale, e mai dai campioni, che invece mi parlavano della loro vita in particolare”.
Marco Pastonesi, Elogio del gregario, Battaglia.
Il viaggio è servito
La scelta comprende percorsi per tutti, da quelli per esperti cicloviaggiatori a quelli per famiglie. Le indicazioni essenziali sul percorso comprendono quelle sulla ciclabilità e quelle su monumenti, siti storici, ambienti naturali attraversati. Tappa per tappa, il libro dà anche consigli utili – già testati dai cicloturisti Fiab – per il pernottamento e il ristoro. Una cartografia chiara ed essenziale orienta il lettore; che può poi registrarsi sul sito di Ediciclo e avere accesso a tutte le tracce gps dei percorsi proposti.
Antonio Dalla Venezia, Bici Italia, Ediciclo.
Incontri on the road
Il loro percorso ha preso le mosse come ideale omaggio ad Alfonsina Strada, pioniera della parità di genere nello sport: e i 3700 km del vagabondaggio in bicicletta di Silvia e Linda – che invitano anche alla lettura del loro blog Cicliste per caso – sono intessuti di soste e incontri con donne che di Alfonsina replicano, nei campi più diversi, lo spirito libero e tenace. Le quattro rocker del gruppo Testharde, “che quando arrivano per un concerto gli uomini vogliono accordare gli strumenti e loro gentilmente devono dire che sanno farlo da sole”. Dora la solitaria, che da quarantasei anni si occupa del santuario della Madonna dell’Arno, a Lauria Superiore. Isabella della Ragione, che a due passi da Città di Castello ha fatto dell’archeologia arborea la sua missione, e ha creato un frutteto per dare ospitalità e vita a piante dimenticate. E tante altre donne, legate da un filo conduttore che comunica idee forti con penna leggera, di certo memore dei diari di viaggio del grande viaggiatore, grande scrittore Bruce Chatwin.
Silvia Gottardi e Linda Ronzoni, Cicliste per caso, Ediciclo.