Gli studenti del liceo Melchiorre Gioia di Piacenza hanno parcheggiato le loro biciclette per chiedere stop alle automobili parcheggiate fuori dall’istituto, ogni giorno, al primo e all’ultimo suono della campanella. Un cordone che proteggeva il loro istituto dall’invasione quotidiana di veicoli. Non era un pesce d’aprile quello che hanno organizzato alcuni studenti: “Noi ci stiamo provando, dateci una mano”, il claim di una manifestazione che ha preso spunto anche dai Fridays for Future di Greta Thunberg.
La petizione online
Il flash mob di Piacenza è soltanto una delle tante iniziative green che stanno ispirando giovani in Italia e all’estero. Proprio sul tema delle automobili che tolgono spazio davanti alle scuole, magari con il motore sempre acceso, Fiab ha aderito alla petizione online “School streets: la strada ai bambini!” indirizzata anche al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, dove i sottoscrittori chiedono “una zona di rispetto (vietata al traffico a motore), permanente o temporanea, attorno alle scuole di ogni ordine e grado, per favorire l’entrata/uscita in sicurezza e la mobilità attiva degli studenti”.
Tra i Comuni che si sono attivati con progetti che incentivano il bike to school, Milano ha lanciato “Siamo nati per camminare” -con il sostegno di Fondazione Cariplo e la collaborazione dell’amministrazione – per coinvolgere 50 scuole elementari frequentate da 15mila alunni. Primi passi, è il caso di dire, per seguire i modelli europei. Anni fa vi raccontavamo di una città olandese, Odense, dove il bike to school è all’81%.