RaiPlay ripesca Senza Freni, il thriller del bike messenger newyorkese

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    Joseph Gordon-Levitt in sella nel film Senza Freni

    Nessuno spoiler, vi diciamo il minimo indispensabile, per non guastare il piacere del thriller. Senza Freni, titolo originale Premium Rush, racconta la vita spericolata di uno scattante bike messenger newyorkese. Wilee, questo il suo nome, si trova suo malgrado coinvolto in una consegna dai risvolti torbidi. Inizia con una presa nel campus della Columbia University dove la giovane Nima gli affida il compito di consegnare entro 90 minuti una busta ad un preciso indirizzo di Chinatown. Non è una corsa come tutte le altre. Si troverà a pedalare a perdifiato sulla sua fixie per le strade della grande mela inseguito da un poliziotto corrotto. Il film è uscito nel 2012, ha avuto un breve passaggio nelle sale prima di approdare al mercato degli home video.

    Ne riparliamo ora perché è entrato tra quelli disponibili negli archivi RaiPlay, la piattaforma streaming video della Rai. Una disponibilità limitata nel tempo: Senza Freni sarà infatti visibile, gratuitamente, con una semplice registrazione al sito, solo fino a martedì 1 febbraio. Un’occasione da non perdere quindi per aggiornare la propria classifica dei film più belli che vedono come protagonista la bicicletta. E non parliamo dei capolavori del cinema in cui ci sono momenti rimasti nella storia (da Jules e Jim a Ladri di biciclette, da E.T. a Fantozzi),  ma di pellicole in cui la bici occupa il centro della scena per tutta la durata dello spettacolo.

    Senza Freni è una produzione a basso costo; ma il protagonista è un attore abbastanza gettonato nel mondo di Hollywood, Joseph Gordon-Levitt. Vedendo la pellicola, vi capiterà facilmente di trovarvi a pensare “ma questo dove l’ho già visto, in che altri film?”. Gordon-Levitt ha avuto ruoli di primo piano in kolossal come Inception di Christopher Nolan, Lincoln di Steven Spielberg, Snowden di Oliver Stone. Lo ricordiamo anche nel Miracolo di Sant’Anna, toccante rilettura di Spike Lee di uno degli episodi più efferati della repressione nazifascista della resistenza sulle Alpi Apuane. Nel film Senza Freni il protagonista ha interpretato la parte con tanto realismo, stando alle cronache dell’epoca, da rimediare una ferita al braccio cucita con 31 punti di sutura urtando un taxi mentre sfrecciava sulla sua scatto fisso.