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Sicurezza ciclisti, nasce il nuovo Osservatorio Asaps

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Sicurezza bici

L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) ha lanciato un nuovo Osservatorio per monitorare gli incidenti stradali segnalati dalle forze di polizia che avvengono ogni giorno sulle strade italiane e che hanno come vittime quanto si muovono in bicicletta.

Il nuovo portale redarrà report mensili per scattare una fotografia di tutti gli incidenti a livello nazionale confrontando l’andamento rispetto agli anni passati.

Sicurezza ciclisti, gennaio nero

Secondo i dati di Aci-Istat, nel 2019 il numero di vittime tra gli amanti della bicicletta ha subito un triste boom (253)  rispetto a quello del 2018 (219).

Le statistiche del 2020 non sono ancora disponibili, ma sappiamo che dal 1° al 31 gennaio 2021 sono deceduti nelle strade italiane già 14 ciclisti, 13 uomini e 1 donna, 11 cittadini italiani e 3 stranieri. Il dato è in aumento rispetto al 2019 (10 morti) e al 2018 (12).

Tra i fatti più gravi, Asaps segnala due episodi in cui gli autori del sinistro sono fuggiti senza prestare soccorso alle vittime. Ad Agerola, nel Napoletano, è morta una donna di 37 anni – la più giovane vittima del mese – mentre a Medicina (Bo) è rimasto ucciso un 93enne.

 

Sicurezza ciclisti: auto troppo veloci

Un dato che conferma le statistiche che arrivano da European Transport Safety Council (Etsc): più della metà delle vittime in incidenti stradali su strade urbane all’interno dell’Unione Europea sono pedoni e ciclisti (51%). Dati che confermano come il tema della limitazione della velocità nelle strade cittadine e delle zone 30 debba essere uno dei cardini intorno al quale impostare ogni progetto di nuova mobilità.

La regione che a gennaio ha registrato il più alto numero di incidenti mortali, sempre secondo Asaph,è l’ Emilia Romagna (5), realtà da sempre a forte vocazione per le  due ruote, dove sono decine di migliaia i cittadini che utilizzano la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Seguono, a pari merito, Piemonte e Lombardia (2).
Si sono registrati tre sinistri mortali con mezzi elettrici, una bicicletta, un triciclo elettrico e un deambulatore elettrico.
I veicoli investitori si distinguono in: nove autovetture, quattro autocarri, una fuoriuscita autonoma. Sui 14 ciclisti morti a gennaio gli ultra 60enni sono stati ben otto.