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Alla Valle del Savio l’Oscar del cicloturismo 2022

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Oscar cicloturismo
Il Gran Tour del Savio si snoda per 172 km in un itinerario circolare.

Il Gran Tour della Valle del Savio, presentato dalla Regione Emilia Romagna ha vinto la settima edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, il riconoscimento che ogni anno viene conferito alle “green road” delle regioni che promuovono le due ruote con servizi mirati a questa forma di turismo che anche in Italia cresce come numeri di praticanti e di servizi dedicati.  Al secondo posto la Regione Marche per Strade di Marca, mentre al terzo posto si classifica la Regione Lombardia con la Ciclabile Valchiavenna.

Oscar cicloturismo,15 le candidature

La Strada di Marca, seconda classificata: 112,7 km ad anello in cinque vallate

Premi anche alla Provincia autonoma di Trento con una menzione per la Green Road delle Dolomiti e riconoscimento speciale Legambiente alla Puglia per la Ciclovia dell’Ofanto. La giuria ha dovuto scegliere tra le candidature presentate da Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Veneto e, per la prima volta, la Regione Molise. La manifestazione è stata anche l’occasione per presentare la ricerca di mercato Ecosistema della bicicletta edizione 2022, curato da Banca Ifis.

Tra i dati più significativi, il numero degli italiani interessati al cicloturismo che sono otto milioni, circa il 16% della popolazione maggiorenne, in un’Italia che è il primo produttore di biciclette in Europa con oltre tre milioni di pezzi (+7% vs il 2020), l’11% dei quali sono e-bike (+25%). Proprio la diffusione dell’e-bike – prevista nel 46% dei pacchetti turistici dedicati – spinge il cicloturismo e allarga la platea degli utenti: sono ormai ben 4550 gli alberghi che offrono servizi dedicati alle due ruote e circa 4940 i tour operator e le agenzie che hanno un’offerta dedicata al cicloturismocirca il 38% del totale, mentre nei pacchetti di vacanza generici i giorni in media dedicati al cicloturismo sono 3,2, al costo giornaliero di € 115.

Italia, 90mila km per quasi 5mila percorsi

La ciclabile della Valchiavenna, terza, 42 km dal lago di Como al confine svizzero.

Il cicloturismo ha retto meglio la crisi degli ultimi due anni e oggi il 90% degli operatori prevede un trend positivo anche per il biennio 2022-2023. Fondamentali per lo sviluppo del cicloturismo sono i servizi: tra i  più richiesti agli operatori vi sono noleggio della bicicletta, tour di gruppo, alloggio e copertura assicurativa

Le due ruote portano benefici al territorio: il 55% degli operatori turistici che nel biennio 2020-2021 hanno promosso il cicloturismo ha attivato collaborazioni con le aziende locali, percentuale che arriverà al 77% nei prossimi due anni. Per il futuro, il 67% degli operatori prevedono che la guida cicloturistica sarà il servizio a maggior crescita, a conferma della voglia di esplorare territori nuovi e non scontati.

In Italia vi sono circa 4.940 i percorsi adatti al turismo in bicicletta per complessivi 90mila km lungo tutta la penisola un mix tra ciclopedonali, ciclovie, ciclabili (il 27% del chilometraggio a uso esclusivo)con una maggiore concentrazione nel Nord Italia, che nel complesso rappresenta quasi la metà delle scelte di soggiorno (49%) dei turisti italiani e stranieri, oltre il 30% nel solo Nord Est.

Il cicloturismo porta con sé i concetti di sostenibilità, salute e inclusione, valorizzazione dei territori, e fa parte del trend di riscoperta della bicicletta come mezzo di una nuova mobilità, attivando un importante processo economico per il nostro Paese: il ritorno delle produzioni in Europa (+11% i produttori italiani nel solo 2021 e quasi 3 milioni all’anno la produzione europea di biciclette da reshoring).