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Zero furti e fa da bike sharing. Bikeep, la rastrelliera a portata di touch

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Le rastrelliere Bikeep possono essere installate sia dal pubblico che dai privati.

La rastrelliera Bikeep, in acciaio rinforzato, è connessa a internet e funziona anche come bike sharing. Dal 2013, quando un gruppo di studenti e imprenditori estoni vinse con quel progetto un concorso nazionale, ne hanno installate oltre un migliaio tra Est Europa e Stati Uniti. In quattro anni, esultano, neanche un furto.

Si aggancia/sgancia la bici tramite app: Bikeep assicura con una sbarra in acciaio telaio e ruota anteriore alla colonnina imbullonata all’asfalto. Chiunque può installarne una, dai comuni per invogliare agli spostamenti in bicicletta senza la paura dei furti, ai commercianti che con Bikeep, come spiegano in un video i suoi produttori, attrarrebbero maggior clientela.

Ad oggi sono centinaia le rastrelliere Bikeep presenti tra Estonia, Ucraina, Ungheria, Bielorussia e California. Contro il rischio furti – un problema anche a Barcellona, come abbiamo visto – l’azienda ha incorporato in ciascuna colonnina un sistema di allarme acustico che scatta all’occorrenza, segnalando subito il tentativo di scasso alle autorità. Ogni rastrelliera è dotata inoltre di una videocamera a cui ci si può collegare tramite smartphone. Funzioni che, in termini di consumi,  valgono 10W all’ora per 10 Bikeep. Ma sono già disponibili le rastrelliere a pannelli solari.

Realizzata per alleviare la paura dei furti, grazie alla funzione “share my bicycle” le rastrelliere Bikeep offrono anche la funzione bike sharing. Chi parcheggia la bici può metterla a disposizione degli altri utenti registrati in una fascia oraria prestabilita. A noleggio concluso, ha la garanzia di ritrovare il proprio mezzo nella rastrelliera d’origine. Oltre a quella di un guadagno economico.