«Normale servizio per far rispettare un divieto che esiste da tempo». Così il Comune di Bologna ha giustificato l’intervento della polizia municipale che, venerdì, ha fatto rimuovere delle biciclette legate a pali e cancellate nei pressi della stazione. Una vera e propria retata, senza alcun preavviso, immortalata per caso da un passante che l’ha subito messa su Facebook, scatenando la rabbia dei ciclisti in rete che hanno inondato di proteste e di commenti ironici i social network.
Secondo il codice della strada le biciclette non possono essere posteggiate sui marciapiedi, ma nelle apposite rastrelliere. «Alla stazione sono sempre tutte piene. Cosa faccio me la riporto a casa o aspetto buono buono che qualcuno mi lasci libero il posto?» è uno dei commenti più divertito che irato. In caso di rimozione il proprietario deve recarsi al deposito convenzionato e dopo aver pagato la multa di 84 euro (59 se lo si versa subito). Sempre che sappia che la sua bici è stata portata via dai vigili e non da un ladro.
A rendere più paradossale tutta la vicenda l’ipotesi che l’operazione di pulizia si a avvenuta in occasione dell’arrivo in stazione a Bologna del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio intervenuto alla presentazione di nuovi 22 treni regionali. Delrio infatti è da sempre un sostenitore dell’uso della bicicletta – come dimostrato dai recenti provvedimenti del governo – e dell’intermodalità. Due temi che cozzano contro una decisione del comune che appare pensata da qualcuno più realista del re.