Home storie cultura Lior Steinberg, l’urbanista che racconta ai bambini la città di domani

Lior Steinberg, l’urbanista che racconta ai bambini la città di domani

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Lior Steinberg

Lior Steinberg è un urbanista olandese, impegnato, con la sua agenzia Humankind di Rotterdam da anni nella consulenza e la promozione di  modelli di città che mettono al centro una nuova mobilità sostenibile e rispettosa di tutti gli utenti. Di recente ha pubblicato un libro per bambini “The car that wanted to be a bike”  (L’auto che voleva essere una bici) illustrato e originale e nato per un caso. “Eravamo in ufficio in una giornata piena di sole e con un collega abbiamo visto una macchina posteggiata su una ciclabile. Succede qualche volta, ci siamo messi a ridere dicendo che forse era invidiosa delle bici e sognava di diventare una di loro”.

Una tazza di caffè in mano quella battuta cominciò a circolare nella testa di Lior fino a trasformarsi in un libro che guarda ai bambini e, in modo allegro e poco didascalico, affronta temi importanti.

Lior Steinberg, l’entusiasmo dei bimbi

Lior SteinbergIl sogno di Johnny, la giovane automobile che fantastica di diventare una bicicletta, è una metafora sulla costruzione e ricostruzione delle città, luoghi in cui la comunità, l’ambiente e il trasporto sostenibile sono in prima linea e contribuiscono a rendere più felici le generazioni future.

Per Lior Steinberg su questi temi è certo importante agire subito – e la sua attività quotidiana ne è la prova – ma bisogna guardare avanti e instillare fin dai primi anni di vita, in quelli che diventeranno gli adulti di domani abitudini più sane, come camminare o pedalare per andare a scuola che sicuramente e li aiuteranno per tutta la vita. Abituato a fronteggiarsi con pianificatori poco propensi a cambiare strada e cittadini bloccati nelle loro abitudini, Lior ha trovato nell’entusiasmo con cui il suo libro è stato accolto dai bambini, nuove motivazioni ad andare avanti, anche come autore.
“Vedere questi piccoli con il mio libro in mano è estremamente gratificante – dice – e spero proprio di poter continuare a pubblicare per loro”.