Ogni treno deve mettere a disposizione dei ciclisti almeno otto spazi per biciclette. Questo è il nucleo del provvedimento adottato in Francia a inizio 2021 che ha come obiettivo quello di promuovere la mobilità sostenibile rafforzando l’intermodalità.
Bici sui treni, Francia bike friendly
La Loi d’orientation des mobilités (Mobility Orientation Act) prevede anche l’erogazione di diversi servizi per gli amanti delle due ruote e alcune condizioni extra che devono essere soddisfatte dagli operatori.
Le informazioni minime circa il trasporto di biciclette sui treni devono essere fornite prima del viaggio, al fine di soddisfare le esigenze dei ciclisti. Il personale è obbilgato a informare sulla posizione dei portabici e a comunicare la possibilità di prenotare un posto al momento dell’acquisto del biglietto.
Bici sui treni, Loira all’avanguardia
Alcune regioni si sono spinte ancora oltre: nel Centre–Val de Loire le autorità regionali hanno spinto il bici+treno già nel 2018, con l’acquisto di 50 nuovi convogli che sostituivano i più vecchi. Dall’agosto 2020 circolano nella regione 32 nuovi treni che accolgono nove biciclette per carrozza, per un totale di 27 rastrelliere per un treno completo! Il “Giardino di Francia” è all’avanguardia per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Lo attraversano da 2.355 km di piste ciclabili di portata nazionale e internazionale, tra cui EuroVelo 3 – Strada dei pellegrini e EuroVelo 6 – Atlantico-Mar Nero.
Bici sugli autobus
Il Mobility Orientation Act non regola solo l’intermodalità di bici e treni. A partire dal 1° luglio 2021, tutti i nuovi autobus per i servizi regolari di trasporto pubblico, ad eccezione dei servizi urbani, dovranno poter alloggiare cinque biciclette smontate.
La normativa entrerà in vigore a marzo, e riguarderà solo i treni nuovi o quelli soggetti a programmi di manutenzione e rinnovamento sia su servizi regionali che di lunga percorrenza. L’obbligo non si applicherà ai vagoni attualmente in circolazione. La legge si inserisce all’inteno del Regolamento europeo sui diritti e gli obblighi dei passeggeri ferroviari, approvato il 1° ottobre 2020 e potrebbe fare da apripista per altri Paesi.
E in Italia?
Attualmente Trenitalia ha accolto le richieste della Fiab e si impegna a realizzare i nuovi InterCity con scompartimenti per le biciclette. Entro l’anno, secondo i programmi, una riqualificazione porterà spazio per le bici anche sugli Intercity già circolanti.