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Bike sharing: in Italia quasi 14mila bici. Un terzo sta a Milano, poi viene Torino

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In Italia sono 200 i comuni col bike sharing. Il Tobike di Torino è secondo solo a Milano per abbonati.

La notizia è che, rispetto ad altri paesi europei come la Francia, l’Italia non teme confronti sul numero di biciclette condivise e di stazioni del bike sharing sul territorio nazionale. Sono 13.700 le due ruote che sindaci e amministrazioni hanno messo a disposizione dei cittadini, che dal 2000 – la prima fu Ravenna – alla fine dello scorso anno si sono così avvicinati alle due ruote condivise. Fenomeno dunque in crescita, visti i dati presentati dal 1° Rapporto nazionale sulla sharing mobility in Italia presentato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Lo scorso anno erano circa duecento i servizi di bike sharing attivi in Italia. Numeri che certo non vedono dappertutto utilizzi da parte degli utenti proporzionati agli sforzi, anche economici, delle amministrazioni locali. Presentato in novembre, il Rapporto nazionale sulla sharing mobility ha premiato, da una parte, città come Milano e Torino, dove le “bici del sindaco” sono rispettivamente 4650 (con 64mila abbonati) e 1200 (con quasi 24mila abbonati). Dall’altra è “sterminato” l’elenco di città dove, tagliato il nastro del bike sharing, non segue una corsa agli abbonamenti.

Ce ne parla Massimo Ciuffini, responsabile per l’area mobilità della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che, numeri alla mano, sfata il mito del bike sharing adatto solo alle grandi città. “Guardiamo al caso emblematico di Roma, dove il servizio non è mai decollato. Il fatto poi che una città installi le prime stazioni non garantisce che la domanda automaticamente cresca. Milano l’abbiamo presa a modello. Poi però ci sono città come Siena e Bergamo che certo non sfigurano con adesioni e abbonati”. Tanto che delle stazioni nella città del Palio già vi avevamo parlato.

E’ un’Italia del bike sharing poco omogenea quella fotografata nelle quasi 300 pagine del rapporto sulla sharing mobility. Un paese dove il 18% degli italiani (circa 13 milioni) risiede in un comune che mette a disposizione le bici condivide, ma dove, sempre secondo Cioffini, il distacco tra nord e sud è “netto” se si guarda alla mappa dei servizi attivi. Per citarne alcuni, in Lombardia sono 34, in Trentino Alto Adige 23, in Emilia Romagna 20. E questo mentre il Mezzogiorno supera appena il 20% della torta del bike sharing nazionale. Che, dai grafici del rapporto, si conferma come il servizio della sharing mobility più utilizzato (31%), seguito dal car sharing (28,2%) e dal car pooling (27,1%).