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Bologna città 30, i risultati del questionario: l’80% dei cittadini disposto a cambiare abitudini

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Quasi otto persone su dieci sarebbero disposte a cambiare le proprie abitudini quotidiane, usando di più i mezzi pubblici e pedalando. A condizione di un offerta del trasporto pubblico locale più capillare e di un potenziamento della sicurezza stradale. Il dato è uno dei tanti emersi da un questionario pubblico condotto a Bologna, al quale hanno risposto oltre 19mila cittadini, e promosso dal Comune di Bologna e da Fondazione innovazione urbana nella cornice del progetto Bologna città 30. Il capoluogo emiliano ha da pochi mesi avviato una serie di azioni per introdurre il limite di velocità su buona parte delle strada urbane. Ma questa transizione non è mirata soltanto a porre divieti: l’obiettivo è sensibilizzare le persone per far sì che la città sia più vivibile e sicura per tutti.

Tra i risultati del questionario emerge infatti che sulle città 30 perfino Bologna, realtà da tempo abituata alla mobilità dolce, ha ancora strada da fare. Quasi la metà dei partecipanti (47%) al questionario ha dichiarato di conoscere il progetto, ma non nello specifico della varie iniziative, mentre il 4,6% non sa di che si tratti. Come di fronte a tutti i cambiamenti ci sono legittimi dubbi: due in particolare quelli emersi dal questionario, ovvero la paura che la misura non dia i frutti sperati e che tutto si riduca a un aumento delle multe per chi supera il limite di 30 km/h. Per inciso: le sanzioni verranno attivate soltanto dal primo gennaio 2024, proprio per dar modo a tutti gli utenti della strada di comprendere e conoscere le novità.

Come ha più volte spiegato l’amministrazione, il piano Bologna città 30 è partito non in un’ottica punitiva, ma puntando proprio sulla comunicazione della bontà di un progetto che in Europa ha casi studio eloquenti, come a Parigi. Per il 51% di chi ha risposto al questionario le ciclabili, i mezzi pubblici efficienti e le aree pedonali rappresentano il principale punto di forza che scaturirebbe da questa iniziativa; da evidenziare poi che pure il rispetto dei limiti di velocità viene considerato (dal 17% dei partecipanti) un elemento fondamentale della città 30.

Il questionario ha poi evidenziato che, anche a Bologna, esiste un problema legato alla sicurezza stradale. I primi tre fattori percepiti come pericolosi (all’80-90%) sono la distrazione al volante, le mancate precedenze e i controlli insufficienti contro chi trasgredisce. Tra gli interventi più richiesti per avviare un cambiamento concreto citiamo l’ampliamento e la messa in sicurezza delle piste ciclabili, il miglioramento dell’illuminazione pubblica e l’estensione delle aree pedonali.