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Bologna città 30, il confronto tra 2023 e 2024 dà ragione al Comune. Calano incidenti e feriti

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Gli incidenti totali sono calati del 17% (377) e di questi uno è stato mortale. Per quanto riguarda i feriti, sulle strade si è registrato una diminuzione del 19% (304). Sono alcuni dei numeri diffusi dal Comune e che certificano il trend in corso a Bologna nei primi due mesi dall’introduzione definitiva della città 30. Su BC abbiamo seguito l’intera vicenda, a cominciare dalla campagna per sensibilizzare le persone senza puntare banalmente a introdurre limiti di velocità, ma suggerendo che questa è la strada europea per migliorare la sicurezza stradale.

I dati hanno messo a confronto il periodo che va dal 15 gennaio al 10 marzo su due anni differenti (2023 e 2024). “Nelle stesse settimane dell’anno scorso gli incidenti erano stati in totale 452, di cui 3 mortali, 296 incidenti con feriti (che avevano provocato 377 persone ferite), 1 con ferito in prognosi riservata e 152 senza feriti”, ha commentato su Facebook Andrea Colombo, già assessore alla Mobilità di Bologna dove oggi svolge il ruolo di Project Manager del progetto Città 30.

I dati che mettono a confronto gennaio-marzo 2023 e lo stesso periodo nel 2024. Con la città 30 Bologna riduce gli incidenti e il numero dei feriti

Rispetto al 2023, a Bologna gli incidenti con feriti sono calati del 15%, le persone ferite a seguito di sinistri sono diminuite del 19,4%; si sono ridotti anche gli incidenti in cui non ci sono feriti (-18,4%) e non c’è stato nessun utente della strada in prognosi riservata. Nei mesi scorsi la politica nazionale si è occupata a lungo di Bologna città 30 ma, nel momento in cui si criticava l’iniziativa portata avanti dal sindaco Lepore, mancavano i dati a supporto della tesi che questa sarebbe la strada sbagliata. Il ministro dei Trasporti Salvini ha più volte cercato di smontare il progetto, ma i dati continuano a dargli torto.

A Bologna la città 30 non è stato frutto di un passaggio repentino, ma di un percorso messo in piedi insieme alla cittadinanza che, alla fine, sta riscontrando i passi avanti grazie a queste misure di moderazione del traffico. Disposti a cambiare, i bolognesi hanno seguito altri esempi europei, come Parigi e Bilbao, e segnano la strada per gli altri Comuni italiani in cui si ragiona di città 30 partendo dai dati. “Perché questa tendenza positiva di calo di incidenti e feriti possa consolidarsi, Bologna deve continuare ad andare più piano – ha concluso Colombo -. Per questo, i provvedimenti, la campagna di comunicazione e il piano dei controlli stradali della Polizia locale per la sicurezza stradale con infovelox e telelaser avranno continuità”.