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Traffico a Londra in tilt dopo il lockdown, ma solo in periferia

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traffico a Londra

Il traffico a Londra smentisce ogni previsione sul dopo Covid. Se pensavamo che la pandemia e il lockdown avrebbero spinto la  mobilità sostenibile, la capitale britannica ci invita a ripensarci. Secondo quanto riportato dal Guardian, il livello del traffico stradale nella periferia di Londra è molto più alto rispetto allo scorso anno, poiché le persone sono tornate nelle loro auto dopo il blocco.

Traffico a Londra, un settembre da dimenticare

Rispetto al mese di agosto 2019, il traffico nelle strade al di fuori della City è aumentato di quasi un quinto. Al contrario, nel centro cittadino si è registrato un decremento della congestione di vetture, grazie soprattutto alla Ultra Low Emissions Zone (Ulez), la tassa sui veicoli più inquinanti fortemente voluta dal sindaco Sadiq Khan e inaugurata l’8 aprile del 2019.

Il quotidiano inglese riporta che il giorno più congestionato finora è stato lunedì 7 settembre, quando gli studenti sono tornati tra i banchi di scuola e molti impiegati sono rientrati in ufficio dopo un lungo interregno in smart working: la percentuale di traffico registrata in quella giornata si è attestata al 153% rispetto ai livelli del 2019.

La congestione all’interno delle zone centrali coperte dalla tassa sui veicoli inquinanti invece si è dimezzata. Ciò è dovuto soprattutto ai bassissimi flussi di traffico registrati nella scorsa primavera, periodo che coincide con il momento più duro del lockdown: nel complesso, i giorni con minor flusso di automobili sono stati i primi di maggio. Ma secondo quanto dicono di dati, il traffico è diminuito in media solo del 6% rispetto al 2019.

 La tassa sui veicoli inquinanti produce traffico?

Gli scarsi risultati riflettono anche gli impatti dovuti alla Low Emission Zone del centro cittadino: tariffe più elevate potrebbero incoraggiare i conducenti a passare attraverso strade periferiche che corrono al di fuori della zona tariffaria. La tassa è stata ripristinata a maggio dopo la sua sospensione il 23 marzo, quando è entrato in vigore il blocco, e il 22 giugno è stata aumentata da 11,50 a 15 sterline al giorno (da 12,5 a 16 euro) e l’orario di apertura è stato allungato.

I dati provengono dal programma Waze for Cities, che utilizza i dati Gps inviati dagli utenti dell’app di navigazione e analizzati da Environmental Defense Fund Europe. I dati vengono raccolti da circa 1 milione di utenti mensili attivi a Londra e si basano sui tempi di percorrenza registrati automaticamente dal Gps. Viene utilizzato per fornire una misura giornaliera della congestione del traffico, dove una strada congestionata è una strada in cui il traffico si muove all’80% o meno della sua velocità a flusso libero.