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Obbligo di casco per tutti: la Lega ci vuole fuori dall’Europa

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Ogni tanto qualcuno ci prova. Di solito succede a fine legislatura, quando bisogna giustificare ai propri elettori una sonnacchiosa presenza sui banchi della Camera o del Senato. Allora arrivano le proposte di legge bislacche o mirate ad accontentare il proprio bacino di voti.

Alberto Gusmeroli, invece, già sindaco di Arona e neo deputato per la Lega, ha deciso di distinguersi da subito – nel campo delle idee bislacche – e, appena arrivato in Parlamento, ha pensato bene di chiedere il casco obbligatorio per tutti i ciclisti, adulti e piccini, maggiorenni o minorenni, su e-bike, bici da strada, mtb, pieghevoli. In città e fuori, sulle ciclabili come nelle discese down-hill.

Ora, da un deputato, noi poveri illusi, ci aspettiamo che prima di agire rifletta e si informi. Soprattutto se, come è nel caso di Gusmeroli, per otto anni è stato un pubblico amministratore: con un rapido giro su Internet, anche senza incontrare chi, come Fiab e tanti altri, da sempre si occupa con passione e competenza di ciclabilità, avrebbe scoperto che la sicurezza in bici si condensa in tre parole:

La sicurezza è nel numero dei ciclisti.
La sicurezza è nel numero dei ciclisti.

safety in numbers, quante più bici circolano, tanti meno incidenti ci sono. Come raccontato da BC in una sua inchiesta (qui il pdf).

E l’obbligo del casco – sempre fortemente consigliato – scoraggia l’uso della bicicletta: l’hanno capito anche a Malta, unico Paese europeo in cui era obbligatorio, che a febbraio ha annunciato di voler rivedere la norma.

Ma in realtà l’l’onorevole Gusmeroli è un coerente pensatore politico, che applica rigorosamente l’ideologia sovranista del suo partito : “fuori l’Italia dall’Europa”, è una missione cui dedicare energie ed intelletto. Anche se si parla, a vanvera, di biciclette.