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Sicurezza in bici: a New York più vittime rispetto al 2015

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Al timone di una delle più grandi città del mondo Bill De Blasio lo aveva lanciato a pochi giorni dal suo insediamento come primo cittadino di New York: il suo progetto a lungo termine Vision Zero, condiviso da altre città americane, avrebbe fatto il possibile perché nessuno più morisse in incidenti stradali nel traffico della Grande Mela. Dove in media ogni anno le vittime sono 250 e si registrano quasi 4mila infortuni gravi. E dove ancora molto va fatto: finora il 2016 registra 17 ciclisti uccisi da automobilisti, due in più rispetto all’anno precedente.

L’aumento rispetto al 2015 dei ciclisti newyorkesi uccisi dagli automobilisti preoccupa una metropoli dove la bicicletta comunque sta facendosi largo come mezzo di trasporto. Stando ai dati del Department of Transport a New York pedalano diverse volte al mese 778mila residenti, mentre lo scorso anno la media dei viaggi giornalieri degli iscritti al servizio di noleggio Citi Bike superava i 27mila. E intanto la stessa agenzia ha sottolineato quanto la sicurezza di chi pedala non sia mai stata così alta a New York.

Nonostante i 17 ciclisti vittime della strada abbiano già superato a New York il numero dello scorso anno, il Department of Transport ha evidenziato che nella metropoli i ciclisti sarebbero più sicuri di oltre il 70% rispetto a inizio millennio. Cifra che da una parte si spiega col numero di viaggi in bicicletta quasi triplicato nel giro di tre lustri. Ma che comunque non minimizza il problema della sicurezza degli utenti deboli della strada tanto a New York come in altre città americane.

Se a New York il Vision Zero non è riuscito quantomeno a ridurre il numero di morti tra i ciclisti, la sfida del sindaco Bill De Blasio non rinuncia alla tutela e al sostegno della mobilità dolce. Entro il 2020, questo l’altro obiettivo, il primo cittadino vuole infatti raddoppiare la popolazione in sella, magari chiudendo i cantieri di 30 km di nuove piste ciclabili entro fine anno.