Home mobilità Musica in sella? L’Irlanda multa, i biker si difendono a colpi di...

Musica in sella? L’Irlanda multa, i biker si difendono a colpi di decibel

1263

Più multe per i ciclisti che ascoltano musica in cuffia. La richiesta viene dal governo irlandese che, per voce del ministro dei trasporti Paschal Donohoe, propone maggiore discrezionalità da parte della polizia nel sanzionare, con multe pari a 40 euro, chi pedala con gli auricolari, un comportamento che viene classificato come “cycling without reasonable consideration”. Irresponsabile, insomma.

Il ritornello è noto: le canzoni preferite nelle orecchie (un piacere di cui abbiamo cantato qui il fascino) distrarrebbero il ciclista impedendogli di sentire un veicolo che procede dietro di lui, un pedone che attraversa all’improvviso, oppure un ciclista che suona il campanello per avvertire la sua presenza.

Ma dall’Irlanda non tengono in considerazione che più “sordi” al traffico e agli altri utenti della strada sono invece gli automobilisti. Stando infatti a quanto riporta uno studio della rivista Ride On, che ha calcolato il rumore percepito da ciclisti e automobilisti tramite un misuratore decibel, i più isolati sono quelli al volante per via dell’insonorizzazione dell’abitacolo.

Senza cuffie il rumore del traffico viene percepito dal ciclista con 78 decibel; se si schiaccia PLAY, mantenendo un volume di musica ragionevole, il livello scende a 71 decibel. Nell’abitacolo invece, a motore spento, il rumore percepito dalla strada è più silenzioso di 26 decibel rispetto a un pedone. Un ciclista che suona il campanello viene percepito con 105 decibel da un guidatore col finestrino abbassato, ma il valore quasi si dimezza (57db) se la macchina torna insonorizzata.

L’aumento delle sanzioni nei confronti dei ciclisti prende di mira non soltanto chi ascolta musica in sella, ma anche chi non accende i fari nelle ore notturne e pedala in aree riservate ai pedoni. Contraria a queste misure la Dublin Cycling Campaign che non condivide le preoccupazioni sul pericolo di ciclisti distratti dalla musica: varrebbe lo stesso, fa sapere il presidente Keith Byrne, per gli automobilisti che telefonano usando gli auricolari.