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5 itinerari ciclabili per pedalare nella Storia

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muro di Berlino
Il porfido che segue il tracciato del Muro di Berlino.

Due passi nella storia? No, questa volta nella Storia, quella con la S maiuscola, vi portiamo a pedali. Perché ci sono tanti modi per mettersi in viaggio per fare un vero e proprio tuffo nel passato, più o meno recente: e uno di questi è sicuramente in sella a una bicicletta. Ecco dunque una guida tascabile di 5 itinerari ciclabili che portano a pedalare nella Storia del mondo.

Tour guidato ad Angkor Wat

IN CAMBOGIA – Uno dei modi migliori per visitare i templi di Angkor Wat, in Cambogia, è senza dubbio in bicicletta. Il sito archeologico si trova a Nord del Paese, uno dei più importanti al mondo. Si estende su un’area di circa 15 km quadrati, ed è patrimonio Unesco. Al suo interno si trovano centinaia di costruzioni, costruite in ben 6 secoli, tra l’800 e il 1400. Si possono visitare spostandosi da un punto all’altro, sfruttando due percorsi ben tracciati: il Piccolo Circuito (17 km circa) o il Grande Circuito (26 km circa). A questi si devono sempre aggiungere i 6 km che separano l’ingresso dell’area archeologica dalla cittadina di Siem Reap, immergendosi nella giungla e scoprendo i resti che attraggono milioni di turisti ogni anno. Difficile il fai-da-te: ma sono diversi i tour operator come questo, specializzati sul territorio, che propongono l’esperienza in bici.

Sul Berlin Wall Trail © VB/Koch

IN GERMANIA – Senza andare dall’altra parte del mondo, se vi piace pedalare nella Storia, soprattutto in quella più recente, benvenuti a Berlino. Là dove un tempo correva quel muro che tagliava in due la città, la Germania e il mondo intero, oggi è stato disegnato un itinerario (Berlin Wall Trail) che si può percorrere in bicicletta: 160 km e mancia, cominciando (e finendo) dal cuore della città, la Porta di Brandeburgo. Il tracciato – ecco il sito ufficiale – è stato completato nel 2006 e si può dividere in 14 segmenti di circa 20 km ciascuno. Chi vuole gustarsi questo viaggio nel secolo passato può spezzare il tragitto in due o tre parti e fermarsi a dormire in uno dei tanti hotel che si trovano lungo il percorso.

Sulle spiagge dello sbarco in Normandia

IN FRANCIA – Per restare sul tema della Seconda Guerra Mondiale, in Normandia si può pedalare a ridosso delle spiagge che hanno ospitato il mitico sbarco che cambiò per sempre il corso della Storia. Ci si muove tra borghi storici, città, musei, cimiteri militari, con l’Oceano che fa compagnia. I più allenati si possono spingere anche più all’interno della Francia e disegnare così un viaggio su misura che unisca anche un lato più culturale e artistico. Qui uno sguardo alle pagine dedicate al circuito delle Plages du débarquement dall’Ufficio del Turismo di Normandia.

In mtb sull’Altopiano di Asiago

IN ITALIA – In Trentino, come in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, persino in Lombardia: se siete amanti della mountain bike, i Sentieri della Grande Guerra che corrono lungo l’intero arco alpino nostrano sono un piccolo grande tesoro. Si può pedalare nella Storia principalmente lungo le ex trincee dove è stato combattuto il primo conflitto mondiale e si incontrano forti e postazioni che rimandano la mente ai duri combattimenti in cima alle montagne, terre tanto aspre quanto accanitamente contese. Pro Loco e Uffici del Turismo di diverse località e valli offrono non solo informazioni dettagliate per mettersi in viaggio ma anche percorsi guidati con esperti e storici; tra i più adatti alla mtb il ventaglio di itinerari che si sviluppa nell’Altopiano di Asiago.

Château du Fosteau © WBT/Dekkers

IN VALLONIA – Nella regione francofona del Belgio si pedala per 94 chilometri, da Beaumont, confine con la Francia, fino a Waterloo, sul percorso compiuto dalle armate di Napoleone tra il 14 e il 18 giugno del 1815. La Route Napoléon, che avevamo raccontato qui in dettaglio, segue un percorso in parte su ciclabile, in parte su strade secondarie a basso traffico, valorizzato da una segnaletica dedicata. Si incontrano borghi e monumenti legati alle memorie storiche dell’ultima campagna dell’imperatore: i castelli che vennero attrezzati a quartier generale, abbazie e musei storici. Ma vale la pena anche buttare un occhio ai luoghi legati alle più recenti storie di emigrazione italiana, e alle miniere di carbone attorno a Charleroi. A Waterloo, si scende di sella per salire a piedi in cima alla collina che domina e abbraccia i campi di battaglia. Lo si può iniziare a programmare seguendo la pagina dedicata del sito ufficiale di Wallonie Belgique Tourisme.