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Bike sharing a Madrid. Il servizio si potenzia e punta forte sull’elettrica

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Bike sharing a Madrid

Bike sharing a Madrid: la capitale spagnola amplia BiciMad, il suo servizio pubblico, puntando sulle biciclette a pedalata assistita. Il Consiglio Comunale ha deliberato l’ampliamento della flotta – previsto l’arrivo di 468 nuove e-bike – e la costruzione di 50 nuove stazioni, 22 delle quali saranno situate al di fuori dell’Almeida, la zona più centrale della città circondata dall’autopista m-30, anello di 32 km. che circonda per 32 km le zone interne della città e che rappresenta l’unica forma di circonvallazione gestita da un comune. In totale, le stazioni situate oltre l’autostrada saranno, complessivamente, il 44%. Bike sharing a Madrid, in questa nuova fase, ha a disposizione un budget complessivo di 2,15 milioni di euro.

Bike sharing a Madrid, impegno controtendenza

La decisione va in controtendenza rispetto a quella di molte capitali europee, che hanno puntato sui monopattini elettrici – cosa che ha causato diversi problemi visto che questi sono arrivati prima che le città di dotassero di regole apposite, arrivando a creare una vera e propria “anarchia da monopattini”.Dopo questo ultimo rafforzamento, la flotta complessiva arriverà a contare quasi 3mila veicoli complessivi. In parallelo, l’amministrazione guidata dal sindaco José Luis Martínez-Almeida completerà il rinnovamento del parco complessivo: sono previsti 700 nuovi veicoli per sostituire quelli più vecchi e danneggiati. 

Come affermato dal primo cittadino della metropoli iberica, si tratta della “più grande espansione del servizio svolto dal suo lancio nel 2014″. L’ultimo piano di crescita di BiciMad è stato completato l’anno scorso dalla precedente amministrazione guidata dall’ex sindaca Manuela Carmena, con l’allargamento alle zone periferiche della città. 

Alla fine del 2020, stando al Consiglio Comunale, Bicimad si estenderà su 15 distretti della capitale, in particolare su due zone chiave della città, Las Cuatro Torres e Ciudad Universitaria, aree ad alto afflusso giornaliero di studenti e lavoratori. 

BiciMad, il primo servizio europeo di bike sharing elettrico

BiciMad, attivo dal 2014, ha fatto di Madrid la prima capitale europea con un servizio pubblico di biciclette elettriche al 100%. L’anno scorso ha raggiunto il record storico di utilizzo annuale con 3,9 milioni di viaggi, con un aumento di quasi il 9% rispetto all’anno precedente. 

Il servizio era precedentemente affidato ad una società privata, a cui il comune pagava una tassa annuale di 25 milioni di euro. Dal 2016 BiciMad è gestito dall’EMT, la Società dei trasporti della metropoli spagnola, che l’ha acquistato pagandolo 10,5 milioni di euro quando l’impresa affidataria era sull’orlo della bancarota.

Biciclette a Madrid, amore e odio

Il rapporto dell’attuale primo cittadino e dell’amministrazione madrilegna – sostenuta da una coalizione di centro-destra – è quantomeno ambiguo. Nonostante il potenziamento del bike sharing elettrico, in un passato recente la giunta di Martínez-Almeida ha adottato scelte quantomeno discutibili. Nel giugno 2019 Palacio de Cibeles annunciò di voler sospendere la Ztl della capitale spagnola Madrid Central, che, fortunatamente è stata riattivata dopo una settimana da un tribunale amministrativo. Lo scorso novembre, invece, dichiarò di voler rimuovere parte di una ciclabile a beneficio dei conducenti delle autovetture.