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Le corsie ciclabili non piacciono al Codacons: esposto contro il Comune di Milano

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Ciclabile di corso Buenos Aires
Milano, in bici sulla corsia ciclabile di corso Buenos Aires (foto Gionata Galloni / Archivio BC)

“Le vetture transitano pericolosamente vicine alle biciclette”. Dunque, dicono loro, il problema è la ciclabile. Non, magari, la scarsa educazione di chi sta alla guida. Loro sono il Codacons, associazione che difende i diritti dei consumatori, che ha preso di mira la ciclabile di corso Buenos Aires a Milano, uno dei nuovi percorsi realizzati dalla amministrazione di Beppe Sala dopo lo scoppio della pandemia. Ne abbiamo scritto molto su BC: nei mesi scorsi, capitali e città di tutto il mondo hanno allargato la rete ciclabile, realizzando nuove corsie ciclabili per venire incontro alla mobilità ciclistica dando un’alternativa sia all’auto, sia al trasporto pubblico a ingressi contingentati.

La ciclabile oggetto dell’esposto del Codacons a Milano è quella che da Corso Buenos Aires punta o verso Monza (andando a nord), o verso Piazza San Babila e Duomo (andando a sud). Una direttrice da sempre trafficata. Ora anche da ciclisti: secondo i dati di Palazzo Marino, dopo la realizzazione di una semplice striscia sull’asfalto che parte da Corso Venezia i passaggi in sella quotidiani sono aumentati a 7mila. I numeri, tuttavia, non hanno convinto l’associazione.

Corsie ciclabili nel Decreto Rilancio

Così ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli: «Non basta decidere di voler fare una pista ciclabile e tracciare sull’asfalto con la vernice delle linee che dividano la carreggiata dalla ciclabile, tra l’altro senza alcuna delimitazione vera e propria, perché così facendo si mettono in pericolo le vite dei ciclisti e di coloro che vi transitano». Il Codacons quindi critica (o ignora) la nuova definizione di ‘corsia ciclabile‘ introdotta in maggio nell’ordinamento italiano con il Decreto Rilancio, che modifica il Codice della Strada. Una tipologia, quella delle corsie ciclabili, comunissima all’estero, dove sono note come bike lane.

Il tema delle ciclabili a Milano – ma il discorso vale per molte altre realtà – sarà comunque centrale nella prossima campagna elettorale per il rinnovo della giunta (nel 2021). Lo scorso anno vi abbiamo raccontato di MuoverMI, una potenziale lista di centro destra che, sotto la Madonnina, aveva lanciato la proposta di togliere una ciclabile. Le cose non sono cambiate: la pagina Facebook è una colata di post e riflessioni contro bike sharing, monopattini e corsie ciclabili.