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Firenze-Prato, progetto approvato. Sarà una highway ciclabile di 38 chilometri

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Immagine © arch. Nadia Bellomo - Città Metropolitana di Firenze

Un viale ciclabile, all’ombra degli alberi, collegherà Firenze e Prato, dove la Giunta Comunale ha appena approvato il progetto che l’amministrazione cofinanzierà per il 20% (il restante verrà garantito da fondi della Regione Toscana, per un totale di 1 milione e 771mila euro). In tutto sono 38 i chilometri della Firenze-Prato, una pista protetta che collegherà la Stazione Leopolda alla passerella pedonale sul fiume Bisenzio, unendo fra loro tutti i comuni di un territorio densamente popolato. Con un occhio di attenzione anche all’intermodalità bici+treno.

«La ciclovia sarà illuminata, alberata e avrà due corsie, una per ogni senso di marcia», ha spiega a La Nazione l’assessore alla mobilità di Prato, Flora Leoni, che ha presentato il progetto in Giunta. I lavori della ciclabile Firenze-Prato occuperanno però soprattutto il territorio della Città Metropolitana di Firenze e secondo il vicepresidente di Fiab Firenze Ciclabile, Tiziano Carducci, «è da sottolineare il fatto che l’opera si ispiri alle highway ciclabili. Il modello, per intenderci, è la pista che in Olanda collega L’Aia a Rotterdam».

In base ai render finora disponibili del progetto, la Firenze-Prato avrà addirittura le uscite, esattamente come un’autostrada. «L’area interessata è quella tra due grandi città – ha spiegato Carducci – parliamo di un territorio quasi completamente urbanizzato». Bacino di pendolari, lavoratori e studenti che, finora, hanno avuto l’unica opzione dell’automobile per spostarsi da un centro all’altro.

Trattandosi dunque non di una semplice ciclabile, ma di un’infrastruttura adatta ad accogliere un flusso continuo di biciclette, la Firenze-Prato sarà larga 4 metri e avrà uno spazio esclusivo per la mobilità sostenibile. «Ci sono state critiche sul progetto: “perché fare una grande opera?”, si sono chiesti in molti. In realtà collegare grandi città affidandosi soltanto alle piste tradizionali avrebbe significato costruire piste discontinue». I lavori richiederanno tempo e ancora non si sa quando fissare sul calendario il taglio del nastro. Ma, in caso di buona riuscita, infrastrutture simili potrebbero migliorare la valutazione che Fiab ha già fatto di Firenze come Comune Ciclabile. Strizzando l’occhio anche a Prato.