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Furti di biciclette, la ricetta di Ancma: un registro legato a polizze assicurative

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Dopo l'estate l'Ancma lancerà il Ciclo Registro che rilascerà un certificato di proprietà digitale

«Non saremo i primi a lanciare un registro simile, ma il nostro sarà collegato alla possibilità per i negozi di bici di vendere polizze assicurative contro i furti. Crediamo sia l’unico motore che permetterà a questo strumento di non sgonfiarsi dopo l’entusiasmo iniziale». Il responsabile del settore bici dell’Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori di Confindustria, Ancma, Piero Nigrelli ha spiegato a BC le caratteristiche del Ciclo Registro, un progetto di portale gratuito rivolto a tutti quelli che desiderano proteggere il proprio mezzo non soltanto con la catena, ma inserendo il numero di telaio sul sito (ancora in costruzione).

Lanciato alla BiciAcademy 2019 di Rimini, il progetto del Ciclo Registro vedrà coinvolta un’azienda associata ad Ancma che metterà a punto il portale. «Dovremmo inaugurarlo dopo l’estate», spiega Piero Nigrelli che ha toccato con mano alcune esperienze attive in Italia e all’estero (in Francia si è mosso perfino il governo). «Uno dei difetti di questi strumenti è che finora non ha avuto una sorta di motore che li tenesse vivi. In altre parole, il picco di iscrizioni è soltanto all’inizio, poi l’interesse viene sempre meno. Di quelli che abbiamo visto nessuno supera il milione di mezzi registrati. Se riusciremo a dare la possibilità ai negozi di rilasciare assicurazioni contro i furti potrebbe essere la svolta».

L’iscrizione della propria due ruote al Ciclo Registro sarà gratuità e volontaria: basterà inserire il numero di telaio della propria bicicletta, qualche fotografia del mezzo e la fattura per ricevere un certificato digitale di proprietà. Nel progetto il portale, come ricorda il responsabile Ancma, contempla anche i casi in cui un mezzo passi legalmente da una persona a un’altra. «Se vendo la mia bicicletta dovrei soltanto consegnare la password del Ciclo Registro al nuovo proprietario».

Secondo Ancma ormai quasi tutti i mezzi hanno numero di telaio univoco. Caratteristica essenziale per il Ciclo Registro che servirà non soltanto ai ciclisti, ma anche alle Forze dell’Ordine. «Con Fiab – conclude Nigrelli – avevamo fatto nel 2013 un’indagine dalla quale era emerso che ogni anno venivano rubate 320mila biciclette per un danno economico complessivo di 150 milioni di euro». E quante bici puntate a far registrare sul portale? «In un Paese dove ci sono più di 50 milioni di biciclette l’obiettivo plausibile è 5 milioni di mezzi».