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Mobilità condivisa in azienda: cresce con l’auto, la bici, a piedi e in navetta

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Il bike to work organizzato e incentivato dalle aziende sta crescendo anche in Italia.

Ecologica, ma anche economica: la mobilità condivisa in ambito aziendale, nell’anno appena trascorso, ha evitato l’emissione di 420 tonnellate di Co2 (calate complessivamente dell’89% rispetto al 2017) e un risparmio di 650mila euro.

Stiamo parlando di tutti quei servizi e pratiche alternative all’uso dell’auto privata per recarsi al lavoro – piedi e bici comprese – registrate da JoJob la principale piattaforma italiana che offre servizi sul car pooling aziendale, con l’obiettivo di diffondere e incentivare l’uso dei trasporti condivisi tra i dipendenti. Tutto grazie alla certificazione tramite app per smartphone dei viaggi casa-lavoro fatti in carpooling, a piedi, in bici o con le navette aziendali.

Se la parte del leone la fa il ovviamente l’auto, che permette a chi lavora nella stessa o in un’azienda vicina di condividere il viaggio e le relative spese, incoraggiante è il dato che riguarda le bici: negli ultimi nove mesi sono stati oltre 36mila i chilometri di bike to work, registrati dalla piattaforma per un risparmio, in termini ambientali di 4.696 kg di Co2.

Il rapporto evidenzia poi che, complessivamente, i chilometri percorsi da chi ha lasciato a casa l’auto per recarsi a lavorare con i colleghi sono stati, 2,3 milioni nel corso dell’anno (+86% rispetto al 2017). Più di 421 mila kg di Co2 non sono stati così emessi in atmosfera, mentre dalle strade sono state tolte 116.569 auto, pari a un bosco di 21.079 alberi (+89% rispetto al 2017).

Sono oltre 2mila le realtà (e tra queste 180 grandi aziende del calibro di Ansaldo Energia, Ducati, Salvatore Ferragamo, Findomestic, OVS) che si sono rivolte a JoJob e che stanno sperimentando anche gli incentivi per i dipendenti che certificano gli spostamenti a piedi, in bici o con la navetta.