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Inquinamento: auto diesel aumentano di 1000 volte i livelli di particolato

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Il sistema di pulitura e rigenerazione degli speciali filtri antiparticolato responsabili dell'alto livello di inquinamento.

Nonostante l’industria automobilistica sostenga che siano “veicoli puliti”, le auto diesel Euro 6 sono responsabili dell’emissione di grandi quantità di particolato e di gas dannosi per la salute umana. Alcuni test condotti dall’associazione Transport & Environment (T&E), e riportati nello studio New diesels, new problems mostrano che in alcune aree, sopratutto urbane, le particelle di particolato rilasciate aumentano di oltre mille volte il loro tasso normale.

Inquinamento e auto diesel: i veicoli testati

I veicoli testati – i nomi li trovate nello studio – sono due modelli tra i più diffusi sui mercati europei. A certificarlo è la società di consulenza indipendente Ricardo. Gli alti livelli di inquinamento sono dovuti soprattutto agli speciali filtri DPF antiparticolato e al loro sistema di pulitura e rigenerazione, responsabile di far “fuoriuscire” le particelle dannose all’incirca ogni 480 km.

Secondo i ricercatori di T&E, le compagnie automobilistiche hanno volutamente truccato i test sulle emissioni, ignorando il momento in cui si verificano tali picchi di inquinamento durante le prime prove. La normativa attuale non considera il momento della rigenerazione del DPF, pertanto questi motori vengono omologati e considerati legali.

Nel report si stima che vi siano attualmente oltre 45 milioni di auto con i filtri che si “rigenerano” nell’Unione europea, e che queste producano un totale di 1,3 miliardi di “pulizie” all’anno. Solo in Italia ci sono circa 6 milioni di motori che presentano questo problema.

Particolato, fattore di rischio

Il particolato è una sostanza nociva per la salute umana ed è classificato come il sesto fattore di rischio più elevato per i decessi totali a livello globale. L’inquinamento da particolato causa cancro ai polmoni e malattie cardiovascolari, e colpisce più persone di qualsiasi altro inquinante, secondo l’Oms. Circa il 77% degli abitanti delle città europee è esposto al superamento dei limiti massimi di particolato fissati dalle sue linee guida. 

Le particelle ultrafine (più piccole delle dimensioni di un tipico virus) sono la forma più pericolosa e possono portare a malattie quali il cancro al cervello. I test in cui si è verificata una “rigenerazione” e una pulitura del filtro hanno testimoniato un forte aumento del numero di particelle rispetto agli altri. Il limite di emissione delle particelle più grandi di 23nm è stato superato in proporzioni che oscillano tra il 32 e il 115%. Per le particelle ultrafine della grandezza fino a 10 nm,  gli sforamenti hanno superato la quota tra l’11 e il 184% rispetto ai livelli consentiti.

Una percentuale variabile tra il 60 e il 99% delle emissioni di tutti i tipi di particelle dannose, conclude il report, è ignorato durante i test delle due automobili.