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La giacchetta che protegge i ciclisti dalle auto a guida autonoma

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In attesa di capire cosa succederà con le auto a guida autonoma in circolazione, uno studente ha già realizzato una giacchetta che sa farsi riconoscere dagli algoritmi “al volante” delle self driving car. Philip Siwek studia design a Vancouver e ha prodotto la AV Cycling Jacket, che grazie ai tanti codici QR cuciti sul tessuto aiuta questi veicoli a riconoscere i ciclisti in mezzo al traffico.

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La giacchetta smart da design

La giacchetta smart grazie ai QR Code ha già vinto il primo premio all’International Design Conference di Chicago. Come ha scritto Philip Siwek sul suo sito, i ciclisti e la mobilità ciclistica rappresentano una “sfida unica” per le auto a guida autonoma, veicoli tecnologici e potenziati dalla rete 5G, su cui stanno lavorando multinazionali come Google. Anche Uber ha già messo su strada alcuni suoi veicoli “intelligenti”.giacchetta

A Pittsburgh, due anni fa, i cittadini si espressero a favore dei test delle self driving car e in molti erano convinti che la loro introduzione avrebbe potuto migliorare la sicurezza stradale, riducendo anche i morti. Purtroppo anche le auto a guida autonoma hanno provocato diversi incidenti stradali, alcuni anche mortali.

giacchettaPer quanto avanzata, la tecnologia a bordo delle auto a guida autonoma necessita anche di un aiuto al di fuori dall’abitacolo. Soprattutto nelle ore notturne, o nelle aree urbane molto trafficate, dove gli algoritmi potrebbero aver difficoltà a riconoscere gli oggetti in movimento. Grazie ai diversi codici QR sulla giacchetta, in futuro, le auto a guida autonoma sapranno non soltanto riconoscere la presenza di una bicicletta sulla carreggiata, ma capire anche dove il ciclista sta guardando (magari prima di una svolta).

Finora la AV Cycling Jacket è soltanto un prototipo che Philip Siwek ha già testato. Non sappiamo quando e se l’Italia accoglierà le prime auto a guida autonoma nel traffico. Intanto i numeri più recenti testimoniano che, sulle strade urbane europee, il 51% dei decessi coinvolge ciclisti e pedoni.