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Mobilità sostenibile, un italiano su due ha una bici o un monopattino

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Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile, una realtà che va crescendo di anno in anno. La pandemia ha solo accelerato una tendenza, che ci avvicina sempre un po’ di più a quei grandi Paesi europei da sempre considerati un modello. Gli ultimi dati Ancma raccontano di un 2020 da record per settore delle biciclette, con oltre due milioni di pezzi venduti, negozi svuotati e ciclofficine al lavoro a tempo pieno per rimettere in sesto vecchi modelli da anni in cantina.

Un’ ulteriore conferma di questa nuova cultura viene da una ricerca Bva-Doxa per l’Osservatorio ‘Change Lab, Italia 2030’ realizzato da Groupama Assicurazioni, che ha voluto indagare come cambieranno nel prossimo decennio cambieranno le abitudini di mobilità nel nostro Paese. Se è vero che attualmente la quasi totalità dell’italiani dichiara di avere almeno un’automobile in famiglia, uno su due conferma di possedere anche una bici e/o un monopattino, muscolari o elettrici.

Mobilità sostenibile realtà disomogenea

La diffusione dei mezzi di mobilità leggera sul territorio risulta però fortemente disomogenea: si va dal 65% del nord Italia al 38% del sud e Isole, passando per un 50% del centro.  Su un dato tutti sembrano pienamente d’accordo: anche in tema di mobilità, l’ambiente – guardando al 2030 – dovrà essere sempre più tutelato. L’auto di proprietà che per l’85% degli intervistati continuerà a essere un bene irrinunciabile (oggi è al 93%) non sarà però la prima scelta per muoversi in città, a favore di bici, monopattini, sharing e mezzi pubblici. 

Voglia di intermodalità

Secondo la ricerca nel 2030 due italiani su dieci (18%) prevedono di non avere a disposizione un unico mezzo di trasporto principale, ma di scegliere di volta in volta il mezzo più congeniale in base allo spostamento che dovranno affrontare. Una cultura dell’intermodalità con cui gli amministratori pubblici già da oggi dovranno fare i conti, forti anche del sostegno che arriva dalle risorse previste dal Pnrr.

Tra i cambiamenti desiderati in città nei prossimi 10 anni per favorire la mobilità sostenibile, circa un intervistato su due (48%) indica un aumento di piste ciclabili e una maggiore presenza di mezzi pubblici (47%). Uno su tre vorrebbe  parcheggi nascosti alla vista (33%) o il divieto della circolazione per ridurre lo smog cittadino (30%). Il 52% dei giovani chiede un maggior numero di piste ciclabili e il 32% anche più postazioni di bike sharing. La quasi totalità del campione, invece, si aspetta l’adozione di carburanti 100% ecologici (89%) e automobili full electric (81%). C’è anche un 38% di intervistati che auspica una totale scomparsa dell’auto di proprietà a favore delle sole auto condivise.