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TEN-T e bicicletta, i promossi e bocciati di Ecf

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Le linee ferroviarie sono canali privilegiati lungo cui sviluppare la mobilità ciclistica.

La TEN-T è la principale rete di strade ferrovie, vie navigabili interne, porti, rotte marittime, aeroporti e terminal ferroviari della Ue. La bicicletta e le sue grandi direttrici non sono ancora state inserite, ma si lavora perché presto ne entrino a far parte. Per il momento Ecf

Gli incroci tra TEN -T ed Eurovelo

ha fotografato una mappa interattiva di tutte le buone (e le cattive) pratiche con le quali la rete transeuropea dei trasporti interagisce con Eurovelo o come le piste ciclabili nazionali, regionali e locali. Sono quasi 8mila le località identificate in tutto il continente, in un quadro che va di anno in anno ampliandosi grazie alle segnalazioni che arrivano dalle associazioni nazionali che fanno parte di Ecf, ma anche dai territori. Solo nel 2022 sono state 76, in 25 paesi diversi. Quasi la metà sono buone pratiche che possono servire da ispirazione nello sviluppo di nuovi progetti TEN-T. Ma è anche importante imparare dagli errori e continuiamo a vedere implementare progetti sbagliati in tutta Europa.

TEN-T e bicicletta
Il ponte di Castel Giubileo a Roma.

TEN-T e bicicletta, le strade

La maggior parte dei casi (46) riguarda strade TEN-T. In molti casi, lo sviluppo di nuove autostrade e superstrade significa nuove barriere per i ciclisti, tagliando le periferie dai centri urbani o sabotando lo sviluppo delle reti di piste ciclabili regionali. Questi errori sono complicati e costosi da rettificare, come nel caso della tangenziale di Bruxelles i cui prezzi di realizzazione sono lievitati a dismisura proprio per rimediare a una progettazione che non teneva nel giusto conto la necessità di una ciclabile.Tra le buone pratiche la mappa Ecf segnala il ponte di Castel Giubileo a Roma ma è interessante notare che alcuni dei migliori esempi di integrazione della bicicletta nei grandi progetti stradali non sono i più recenti. In Danimarca, piste ciclabili di alta qualità sono state costruite insieme all’autostrada numero 16 già 60 anni fa!

Le ferrovie (35 casi) sono spesso corridoi attraenti per le autostrade ciclabili, collegando le città lungo la linea ferroviaria ed estendendo i bacini di utenza delle stazioni ferroviarie. Nelle Fiandre, in Belgio, il 31% della rete ciclabile regionale si trova lungo le ferrovie TEN-T e un esempio di come sfruttare le infrastrutture per i treni a favore della ciclabilità arriva dalla Svezia con i ponti di Årsta a Stoccolma che offrono quattro linee per i treni e una comoda ciclabile.

Fiumi e canali sono corridoi naturali per le piste ciclabili. Molti percorsi EuroVelo seguono i principali fiumi: EuroVelo 6 lungo la Loira e il Danubio, EuroVelo 15 lungo il Reno, EuroVelo 17 lungo il Rodano, EuroVelo 19 lungo la Mosa, spesso seguendo alzaie o strade di gestione delle acque. I cattivi esempi in quest’area riguardano principalmente ponti o gallerie senza piste ciclabili.

Spazio nella mappa anche agli aeroporti che non sono solo hub di viaggio ma anche luoghi di lavoro che possono essere raggiunti in bicicletta. Citazione d’obbligo per l’aeroporto di Orio al Serio cycle friendly certificato.