«Il murale racconta una storia, quella del Giro d’Italia, nonché lo sforzo e la tenacia necessari per completare l’intero percorso ciclistico. Un’opera che mira a esprimere l’essenza della Corsa Rosa, celebrare gli atleti, il pubblico e il percorso che attraversa il nostro Paese, da nord a sud». Giulio Gebbia è l’autore di un murale inaugurato ieri sull’intera facciata della stazione metropolitana della fermata Marconi, a Roma. Rosk è il suo nome da street artist (qui trovate il sito) le cui opere vengono giustamente definite monumentali. Per capirlo basta dare un’occhiata alle sue creazioni in tutta Italia e nel mondo. Come l’iconico murale che a Palermo ritrae Falcone e Borsellino, i magistrati uccisi dalla mafia nelle stragi del 1992.
Giulio Gebbia Rosk ha realizzato il murale dedicato al Giro d’Italia a Roma su una superficie di 23 metri nella stazione situata nel quartiere Ostiense. Nella Capitale la 106esima edizione, in partenza il 6 maggio da Fossacesia Marina in Abruzzo, accoglierà la tappa finale della gara il 28 maggio. Come si vede dalle immagini, il murale è un inno sia al tifo sia alle imprese sportive, con l’inconfondibile rosa a colorare l’intera scena.
I murales a tema bicicletta sono molti in giro per il mondo, trovate qui un articolo in cui ne mostriamo alcuni, ciascuno con il proprio messaggio su libertà, rivendicazioni e tutela dell’ambiente. Giulio Gebbia Rosk con il suo dedicato al Giro d’Italia a Roma ha allungato la lista. Nato nel 1988 in provincia di Caltanissetta, in Sicilia, ha realizzato opere tra l’altro a Miami, Rio de Janeiro, Parigi, New York, Bristol. Il suo viene definito uno stile a metà tra l’iper realismo e l’onirico. Per ammirare le sue opere c’è anche il profilo Instagram.