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Una ciclofficina in carcere: a Bergamo il via a un progetto promosso da Fiab

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“Il progetto è ancora agli albori, ma ha a tutti gli effetti preso il via. La Casa Circondariale ci ha assegnato uno spazio all’interno delle mura per allestire una ciclofficina e abbiamo portato i primi arredi, oltre che i materiali, necessari per dare il via ai lavori”. Così Giulia Porta, presidente di Fiab Bergamo Pedalopolis, ha descritto l’iniziativa che presto porterà all’interno del carcere di Bergamo una ciclofficina dove i detenuti avranno modo di mettersi alla prova. Nel progetto è coinvolta anche la cooperativa sociale Lottovolante.

Su BC sono tante le storie di inclusione e riscatto che abbiamo raccontato partendo da una ciclofficina. Quella che sta per aprire nel carcere di Bergamo vedrà coinvolte tutte le persone che si sentiranno di cimentarsi con la manutenzione delle due ruote. Si comincerà con un corso pratico, per poi dare il via a una rimessa a nuovo dei mezzi che saranno poi venduti sul mercato.

Come si legge su L’Eco di Bergamo, i mezzi che saranno sistemati nella ciclofficina del carcere di Bergamo sono il frutto di donazioni per dare una seconda vita a un mezzo altrimenti condannato alla ruggine in garage. “Ci siamo confrontati con esperienze analoghe attive in altre realtà carcerarie italiane e ci è sembrata una cosa fattibile, per quanto molto impegnativa, quindi abbiamo deciso di provarci”, ha aggiunto la presidente di Fiab Bergamo.

Sempre a Bergamo nel 2023 sono stati completati i lavori in un ex casello ferroviario che ospiterà una ciclofficina, un altro progetto sostenuto anche da Fiab. Quella in apertura nel carcere di Bergamo punta a diventare un modello per la rieducazione e per facilitare il reinserimento in società di soggetti che sono passati per il carcere.