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Bike To Work: 7 consigli per pedalare al buio in sicurezza

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Bici nella notte
Bici nella notte @ Andrea Bighi / Witoor

L’Italia si appresta a tornare all’ora solare. Lancette indietro di un’ora, è autunno a tutti gli effetti. Più luce al mattino, dunque, ma alla sera farà buio prima. I commuter devono prepararsi a rincasare al “chiaro di luna”. E’ per questo che condividiamo una lista di 7 consigli pratici per continuare il bike to work anche dopo il tramonto, e pedalare al buio.

RENDERSI VISIBILI – Storia vecchia, quasi scontata. Rendersi visibili ai veicoli con i quali si condivide la carreggiata stradale è fondamentale in termini di sicurezza. Gli indumenti devono essere colorati, meglio se con fasce luminose o catarifrangenti. Lo stesso vale per la bicicletta che deve avere accessori che aumentino il più possibile la visibilità, per pedalare al buio in tratti non raggiunti dalla luce artificiale dei lampioni. Le luci posteriori sul telaio e sul casco sono un alleato che non può mancare.

VEDERE BENE – Essere visibili dagli altri è importante. Allo stesso tempo lo è anche vedere bene dove si va. Non lesinate nella scelta e nella spesa di una buona luce frontale che illumini il vostro cammino. Vi consentirà di vedere al meglio dove metterete le vostre ruote, di evitare buche e ostacoli, di tornare a casa tranquilli e quindi diminuire i possibili rischi.

Pedalare al buio: percorso fisso

STRADE NOTE – Pedalare al buio è più sicuro se si scelgono strade note, conosciute, non deserte. Fare e rifare lo stesso tragitto tutti i giorni vi consentirà di memorizzare anche le insidie (buche, ostacoli, incroci o passaggi pericolosi, e altre) che incontrate lungo il vostro cammino. Così il buio non sarà un nemico e non vi farà nessun cattivo scherzo.

LE REGOLE –  Rispettare le regole del Codice della Strada è fondamentale a qualsiasi ora, anche in pieno giorno. Col buio però non ci possiamo concedere nessuna deroga. E possiamo essere ancora più prudenti e scrupolosi, per la nostra sicurezza così come di quella degli altri, che siano pedoni, motociclisti o automobilisti.

MEGLIO INSIEME – In gruppo o in coppia è meglio. “Two is meglio che one” recitava una pubblicità del secolo scorso. Ecco, potrebbe valere lo stesso anche quando si parla di commuting. Condividere anche solo un pezzo del tragitto casa-lavoro o lavoro-casa con qualcuno, un amico o un collega, può essere un modo per aumentare la sicurezza e affrontare insieme eventuali imprevisti.

COPRIRSI BENE – Buio significa anche freddo. E’ iniziato l’autunno e si va verso l’inverno. Il Bike To Work non è una impresa impossibile, non è fattibile solo in estate o in primavera. Si può pedalare col buio e col freddo, basta proteggersi nel modo giusto. Non “tanto”, ma in modo intelligente: mettendo al riparo soprattutto piedi e mani e le altri parti del nostro corpo più delicate o più esposte.

SLOW DOWN – Ultimo consiglio. Ma forse andrebbe messo in cima alla lista. Slow Down, rallentate. Perché la sera, magari su tratti senza traffico, viene la tentazione di “schiacciare sul pedale”, della bicicletta ovviamente. Ma quando si pedala al buio e in solitaria è meglio non farsi prendere dalla fretta e fare tutto con la dovuta attenzione.