In un’epoca in cui tutto va ripensato e i trasporti pubblici subiscono perdite enormi a causa del distanziamento sociale, il ruolo della bicicletta diventa centrale nel rimodellare le città del presente e del futuro. Se è vero che in tanti sono costretti in casa in smart working, succede che oggi l’unica alternativa al mezzo privato in città sia la bicicletta. Molto si è fatto nei mesi scorsi, anche in Italia, per realizzare ciclabili d’emergenza prese d’assalto dai tanti – vecchi e nuovi – ciclisti. Per questo è bene fare un rapido ripasso dei progetti in cantiere ad Amsterdam, sua maestà ciclabile. La capitale olandese sta attraversando questo difficile periodo rafforzando il proprio legame con le due ruote.
Nei mesi scorsi il 37% delle persone che hanno evitato i trasporti pubblici ad Amsterdam per paura del contagio hanno pedalato per spostarsi di giorno in giorno. La metà di loro si è convinta che, quando tutta l’emergenza sarà finita, la bicicletta resterà la loro prima scelta. In città sono 767 i chilometri di piste ciclabili e sembrerebbe proprio che la distanza media percorsa in sella sia aumentata nell’ultimo anno. I numeri ripresi dal Guardian, che cita fonti istituzionali, dicono che tra settembre 2019 e luglio 2020 i km medi pedalati sono saliti da 3,4 a 4,1.
Anche il paradiso, si sa, ha i suoi problemi. Nel già citato articolo del quotidiano britannico si spiega infatti che di recente il comune ha deciso di riempire i bordi dei ponti più affollati con fioriere. La misura, oltre che estetica e già diffusissima ad Amsterdam, è il dolce invito ai tanti ciclisti a non affollare queste zone legando la propria bici alle ringhiere.
11mila posti auto in meno entro il 2025
E, a proposito di parcheggi, in Olanda troviamo i pesi massimi. Ad Utrecht, ad esempio, è attivo il più grande al mondo (date un’occhiata a questo video: il tour della struttura dura parecchio). Nel frattempo la capitale ha un programma ambizioso per restituire spazio a pedoni e ciclisti: togliere più di 11mila parcheggi auto entro il 2025. Riequilibrare lo spazio pubblico potrebbe dare benefici a tutti, in modalità anche sorprendenti. Ci riferiamo al progetto di cui BC vi aveva parlato due anni fa: rastrelliere smart in grado di restituire l’energia prodotta dalla pedalata di ebike a edifici e illuminazione pubblica. Ambizioso, ma dove potrebbero essere sperimentate se non ad Amsterdam?