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Bonus mobilità: dal 4 novembre si chiede con l’app. Ecco cosa serve

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da un ciclista
In coda da un ciclista dopo il lockdown © Foto Gionata Galloni / Archivio BC

Dal 4 novembre sarà possibile richiedere il bonus mobilità, gli ormai stranoti 500 euro a copertura del 60% dell’prezzo di una bici – elettrica o tradizionale – di un monopattino o di un servizio di mobilità condivisa. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo riguardante la misura tanto voluta dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e contenuta nel Decreto Rilancio approvato in maggio, decine di migliaia di ciclisti hanno almeno un orizzonte temporale definito, dopo fiumi di polemiche durate tutta l’estate. Come si potrà ottenere il rimborso? Quali sono le poche ma indispensabili cose da tenere sottomano in vista del 4 novembre?

Dal momento che la sezione bonus mobilità sul sito del Ministero dell’Ambiente è rimasta ferma all’11 giugno per tutta l’estate (e soltanto poche ore fa la pagina FAQ sul sito è stata aggiornata), in questi mesi si sono fatte molte ipotesi su come e quando sarebbe diventato realtà questo incentivo. C’era chi di recente, addirittura, ha ipotizzato un addio all’app per ottenere il rimborso. In realtà la piattaforma ci sarà e andrà online dal prossimo 4 novembre per richiedere i 500 euro che saranno erogati fino all’esaurimento del fondo da 210 milioni di euro.

Per caricare la domanda di rimborso saranno indispensabili lo SPID – le credenziali ottenibili gratuitamente con cui ci si interfaccia con i servizi della pubblica amministrazione online – e la fattura (o lo scontrino parlante). Nonostante il ministro Costa abbia più volte smentito il rischio di un click day, non è improbabile che il fondo si esaurirà alla svelta, visti anche i numeri delle vendite di biciclette (a maggio sono cresciuti del 40% rispetto allo stesso periodo del 2019). Segno che c’è davvero voglia di mobilità sostenibile, come dimostrano i successi delle ciclabili pop up (a Milano prese di mira dal Codacons).

Il bonus bici – o bonus mobilità – vale per tutti gli acquisti fatti tra il 4 maggio (giorno dell’avvio della cosiddetta Fase 2 in Italia) e il 31 dicembre 2020. Dopo il 4 novembre, si potrà fare domanda del rimborso ottenendo un buono spesa digitale che andrà consegnato in un negozio di biciclette. Non ci sono tetti di reddito per richiedere l’incentivo. Per richiedere i 500 euro resta tuttavia il vincolo della residenza in un capoluogo di regione o provincia, in una Città metropolitana o in un comune con almeno 50mila abitanti. Criterio che, per onore di cronaca, è stato criticato da diversi sindaci di piccoli comuni tagliati fuori da una misura che avrebbe potuto dare un’alternativa all’automobile in territori meno serviti dal trasporto pubblico locale e dalle ferrovie.