Home mobilità Ciclisti indisciplinati? Gli automobilisti lo sono dieci volte di più

Ciclisti indisciplinati? Gli automobilisti lo sono dieci volte di più

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Il governo danese ha posizionato telecamere in tutto il paese. Obiettivo: capire quanto e chi viola il codice della strada

Neanche il 5% dei ciclisti viola le norme del codice della strada. Contro il 66% degli automobilisti, pizzicati dalle telecamere che il governo danese ha piazzato in tutto il Paese, Copenaghen compresa, tra incroci e piazze. I risultati sono stati appena pubblicati dal Danish Road Directorate e sbugiardano il luogo comune, tanto in voga anche da noi, che chi pedala non rispetta limiti e precedenze almeno quanto chi va in auto. Lo studio ha visionato il comportamento di quasi 29mila ciclisti: per loro il numero di infrazioni aumenta dal 4,9% al 14% quando non ci sono piste ciclabili.

Qual è dunque la violazione del codice della strada più diffusa tra i ciclisti in Danimarca? La svolta a destra con il rosso o allo stop senza dare la precedenza. Segue la pedalata sul marciapiede, che riguarda soprattutto le città più piccole, dove anche l’assenza di piste spiega questo comportamento. Una delle misure che il governo danese ha in programma per “correggere” quella ristretta  minoranza di ciclisti che ancora non rispetta il codice è la realizzazione di altre ciclabili e infrastrutture.

Ma passando agli automobilisti ripresi dalle telecamere in tutta la Danimarca, lo studio pubblicato dal governo ha concluso che due terzi di loro ha violato il codice della strada. In quali occasioni? Soprattutto quando non rispettano i limiti di velocità, mettendo a rischio soprattutto gli utenti attivi. In Italia intanto sembra svanita l’ipotesi dei 150 km/h in autostrada, misura – fortunatamente – assente nel testo di riforma del Codice.

La Danish Cycling Embassy ha commentato i dati dello studio pubblicato in Danimarca, dando una risposta al perché i ciclisti vengono percepiti come molto più indisciplinati di quanto non sono. Questione di visibilità, spiegano: in bicicletta è più facile notare (e ingigantire) una violazione del codice, mentre le automobili che non badano ai limiti impressionano meno. Oltre alla Safety in numbers, che testimonia quanto all’aumentare dei ciclisti cresca anche la sicurezza generale, nella vicina Olanda altri dati fanno ben sperare. Il paese, bike friendly tanto quanto la Danimarca, risulta il preferito per gli automobilisti.