Home Mercato L’industria delle bici assorbirà i licenziamenti dell’automotive? Entro il 2040 saranno 500mila

L’industria delle bici assorbirà i licenziamenti dell’automotive? Entro il 2040 saranno 500mila

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Al momento sono soltanto stime, ma aiutano a comprendere come l’Europa potrebbe muoversi nella transizione ecologica. Con l’elettrificazione delle flotte in corso, il sito Euractiv ha calcolato che entro il 2040 mezzo milione di lavoratori dell’industria automotive potrebbe perdere il posto di lavoro. Al momento gli occupati sono quasi 3 milioni e mezzo nel vecchio continente (calcolando anche l’indotto), ma i licenziamenti in corso o annunciati nelle case automobilistiche così come nelle startup delle auto elettriche potrebbero generare un cambiamento in un’altra industria, quella delle biciclette.

Philip Amaral dell’European Cyclists’ Federation ha commentato la situazione, spiegando che i produttori di biciclette hanno bisogno di mani e competenze per far crescere l’industria e, di conseguenza, il numero di mezzi in circolazione in Europa. «L’industria della bicicletta in Europa può assorbire centinaia di migliaia di nuovi lavoratori che avranno le competenze di saldatura, elettrificazione, assemblaggio».

Gli occupati nell’industria bike friendly sono di gran lunga inferiori ai milioni impiegati nell’automotive: più di mille aziende producono bici o ne realizzano componenti dando lavoro a meno di 90mila persone in Europa (170mila se calcoliamo l’indotto). L’aumento della richiesta di biciclette a pedalata assistita in Europa potrebbe però attirare numerosi lavoratori che su questi fronti hanno già maturato esperienza all’interno delle case automobilistiche.

Nonostante rappresentino due comparti dello stesso settore, quello dei trasporti, non è scontato che la forza lavoro di cui i brand non avranno più bisogno finirà ad aumentare la produzione di biciclette. L’Europa sta sostenendo la transizione all’elettrico, così come la strategia per la neutralità carbonica entro metà secolo; d’altra parte resta la questione della Cina, leader nella produzione di auto elettriche, le cui importazioni stanno aumentando. Aumentare la produzione di biciclette non garantirebbe una crescita degli acquisti: tra le spinte che devono venire da più fronti c’è quella sull’IVA. Il Portogallo, ad esempio, è il primo paese ad averla abbassata al 4%.