La Città dei 15 minuti, quella lanciata dalla sindaca parigina Annie Hidalgo, con tutti i servizi da raggiungere facilmente a piedi o in bicicletta piace molto – anche se molti sono scettici sulla sua realizzabilità – agli italiani che guardano anche con favore alle politiche di limitazione, quasi totale, della circolazione di auto e moto con motori a combustione nei centri abitati. E lo dimostra il successo ottenuto a Roma, Milano, Torino, Napoli da quei candidati sindaci che hanno messo al centro del programma proprio l’idea di una nuova mobilità e di un nuovo sviluppo urbanistico, anche se, sono ancora molti gli scettici.
Voglia di intermodalità
È quanto emerge da un sondaggio Ipsos-Legambiente che fotografa la realtà delle città italiane dove si torna a muoversi in una realtà fatta di paura dei contagi sui mezzi pubblici, di uno smart working sempre più diffuso. Sono condizioni, aggiunte a politiche di limitazione del traffico e di sostegno al al trasporto locale, che, secondo il report su scala nazionale con focus proprio su Milano, Roma, Napoli e Torino, tutte candidate a un futuro da Città dei 15 minuti, hanno fatto crescere il bisogno di intermodalità e di servizi di sharing (sono 20 a Milano e 15 a Roma). Il 60% degli italiani (75% nelle città principali) ritiene rilevante una offerta integrata (MaaS), un abbonamento unico a trasporto pubblico, treno e servizi di sharing mobility, dalla bici, al monopattino all’auto.
Stretta ai monopattini
E proprio il monopattino è il protagonista di questa nuova stagione: solo per stare ai dati dei mezzi in condivisione – e quelli privati sono in considerevole aumento – un veicolo su tre è un monopattino. Una realtà che, se nel complesso aiuta a ridurre la mobilità legata all’automobile, crea però nuovi problemi, anche legati alla sicurezza di chi li conduce. Tanto che all’esame delle commissione alla Camera è in dirittura d’arrivo un giro di vite: divieto di parcheggio sui marciapiedi e apposite aree di sosta, riduzione della velocità da 25 a 20 km/h, introduzione di frecce luce di stop posteriore, obbligo di casco tra i 14 e i 18 anni.