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Micromobilità condivisa, il 2020 è stato l’anno dei monopattini

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micromobilità condivisa

Se dovessimo definire lo scorso anno con una parola, la maggior parte di noi userebbe “pandemia” o “lockdown”. Tuttavia, il 2020 sarà ricordato anche per un’altra grande novità, ossia l’expolit dei monopattini e della micromobilità condivisa.

Secondo gli ultimi dati dellOsservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, promosso dal ministero della Transizione Ecologica, dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, il monopattino in condivisione ha cambiato il volto della sharing mobility in Italia.

Micromobilità condivisa, le città cambiano volto

Lo studio rimarca che ormai un veicolo condiviso su tre è un monopattino e sottolinea come, nell’anno della pandemia, è diventato il servizio di sharing mobility più diffuso in Italia, quello più presente nelle città del Sud, quello con più veicoli operativi sulle strade, nonché quello che ha realizzato il maggior numero di condivisioni. Nel 2020 sono stati compiuti 7,4 milioni di noleggi in monopattino e percorsi 14,4 milioni di chilometri. Rispetto al 2019, nel 2020 aumenta la durata (12,1 minuti) e la distanza dei noleggi (1,8 km) effettuati con questo nuovo tipo di veicolo. Il boom della micromobilità è certificato anche da altri autorevoli studi.

Micromobilità condivisa, il bike sharing

Aumenta leggermente la flotta di biciclette condivise nelle città italiane  (+4% del 2020 contro il 65% dell’anno precedente) con la quota delle elettriche che ha oramai superato il 30% del totale. Si registra una variazione percentuale negativa dei noleggi del bikesharing (-55%) sulla quale per ll’Osservatorio pesa una riconfigurazione del mercato in cui probabilmente ha anche un ruolo la concorrenza esercitata dai nuovi servizi di monopattini in sharing.

Crolla la mobilità ma tiene quella condivisa

Il lockdown e la contrazione degli spostamenti hanno causato una forte contrazione della domanda di mobilità nel 2020 che ha riguardato tutte le modalità di trasporto, ma alcune di queste hanno subito un calo più forte. La sharing mobility invece non solo resiste, ma, in alcuni casi – come quello della micromobilità – è in crescita. Nel suo complesso la mobilità condivisa ha sperimentato un calo annuale complessivo delle percorrenze del 30,6%: un dato molto inferiore rispetto ad altri servizi di mobilità, come il trasporto ferroviario regionale o l’alta velocità o il servizio di trasporto aereo, calati rispettivamente del 38%,
66% e 69%.