Tutti conoscono la massima del premio Nobel per la Fisica, Albert Einstein: “La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”. Ma quanti sono i geni della Storia, dalla letteratura fino alla scienza, passando per le icone del pacifismo mondiale, che hanno pedalato tanto mentre lasciavano un segno nei rispettivi campi di studi? Nella settimana che sta incoronando i nuovi Premi Nobel, vi proponiamo la lista delle volte in cui il Genio è salito in sella.
Albert Einstein
Siccome siamo partiti dal padre della teoria della relatività, magari non sapete che Albert Einstein (1879-1955), premio Nobel per la fisica nel 1921, disse che l’idea di E = mc², l’equazione più famosa di tutte, gli era venuta un giorno mentre stava andando in bicicletta. D’altra parte deve esser stato semplice fare la storia della scienza ragionando in sella con un quoziente intellettivo di 160…
John Nash
Nel film A beautiful mind di Ron Howard l’attore premio Oscar Russell Crowe ha interpretato quel personaggio straordinario che è stato John Nash (1928-2015), premio Nobel per l’economia nel 1994. In realtà Nash non era un economista, ma un brillante matematico che studiò la teoria dei giochi. Da giovane studente di Princeton, era abituato a pedalare a lungo formando degli otto nel cortile dell’università, una scena ripresa dallo stesso film che racconta soprattutto le difficoltà quotidiane di un genio costretto a convivere con la schizofrenia.
George Smith
Nel 2018 il biochimico statunitense George P.Smith è stato uno dei Premi Nobel per la Chimica grazie al suo studio sugli enzimi. Non appena saputo che il docente si era aggiudicato il riconoscimento più importante per uno scienziato, l’Università del Missouri, dove lavora da decenni, ha deciso di dedicargli un parcheggio bici riservato. George Smith, infatti, è un docente abituato al bike to work.
Diritti delle donne
Nel 2011 l’Accademia svedese che assegna ogni anno anche i Premi Nobel per la Pace ha riconosciuto l’impegno di tre donne: Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee, e Tawakkol Karman. La loro lotta per i diritti e l’emancipazione femminile spaziava in tutti i campi, anche in quello della mobilità. Nel discorso che assegnò il riconoscimento, si citò infatti la difficoltà di alcune regioni del mondo, dove alle donne non è ancora consentito andare in bicicletta. Del resto la bicicletta è un mezzo che dà libertà, motivo per cui nel 2016 Fiab ha aderito alla campagna promossa dal programma radiofonico Caterpillar, chiedendo che il Nobel per la Pace venisse assegnato alla bicicletta.
Il cicloturista Hemingway
Nel 1954 Ernest Hemingway vinse il Premio Nobel per la Letteratura dopo aver regalato al mondo il romanzo Il vecchio e il mare. Grande viaggiatore, lo scrittore statunitense disse che “è andando in bicicletta che conosci al meglio i contorni di un paese, dal momento che devi salire le colline e costeggiarle. Per questo ti ricorderai esattamente come sono, mentre in macchina soltanto un’alta collina ti rimane impressa”.