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Urbanismo tattico: Bologna inaugura la sua prima piazza scolastica

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piazza scolastica bologna

«Dopo piazza Rossini e via Milano, un nuovo intervento di urbanismo tattico che rende più democratico lo spazio pubblico, restituendolo dai veicoli alle persone e alle sue funzioni di incontro, gioco e scambio culturale». Con questo post su Facebook, l’ex assessore alla Mobilità di Bologna, Andrea Colombo, ha festeggiato l’inaugurazione della prima piazza scolastica della città. Si trova in via Procaccini, nel quartiere Navile, dove un’area di 300 metri quadrati è stata pedonalizzata con una sperimentazione temporanea (12 mesi) di cui i primi beneficiari sono gli studenti iscritti alla Scuola secondaria di primo grado Testoni Fioravanti.

Il progetto della prima piazza scolastica di Bologna è stato promosso dal Comune, dal Quartiere Navile e dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana. La pedonalizzazione punta a migliorare la sicurezza della via con meno auto in transito. E per rendere la zona ancora più ospitale sono state installate panchine e rastrelliere, arricchendo il tutto con una verniciatura colorata sull’asfalto e una serie di “ciao” scritti in 13 differenti lingue. Come vi raccontavamo nei mesi scorsi, purtroppo l’Italia è ancora indietro sul capitolo delle strade scolastiche: in tutto lungo lo Stivale ce ne sono 35 a Milano, 17 a Roma e in altri sporadici casi. Per fare un paragone, Londra ne conta 350.

Nel nostro ordinamento le strade scolastiche sono state introdotte di recente. Istituite dalle legge 120 del 2020, queste vie si possono attivare vicino agli istituti di ogni ordine e grado: poco prima dell’inizio e alla fine delle lezioni, le strade scolastiche vengono chiuse alle automobili proprio per rendere la zona più sicura e l’aria più pulita, senza macchine in sosta col motore sempre acceso. La misura punta anche a incentivare il bike to school, pratica diffusa da anni anche all’estero, come insegnano i migliori modelli olandesi. Tornando infine a Bologna: la piazza scolastica sarà oggetto anche di monitoraggio per capire se dall’esperimento si potrà passare alla conferma ed, eventualmente, alla replica in altre parti della città.