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App per bici: 5 buoni motivi per usarle anche nel nostro bike to work

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app per bici
Smartphone e app per bici, alleati del bike to work.

Applicazioni e device per pedalare non sono un’esclusiva di chi usa la bicicletta per fare sport. Utilizzare strumenti come ciclocomputer o Gps, oppure smartwatch, e collegarli ad apposite app per bici, può essere molto utile anche per chi pedala in città e per i commuter che fanno bike to work. Il perché, anzi  5 buoni perché ve li spieghiamo qui sotto.

NAVIGAZIONE – App per bici, e ‘smart device’ sono un ottimo strumento per pianificare un percorso e per seguirlo fedelmente. Perché non è detto che fare bike to work significhi passare sempre lungo le stesse strade. Si possono prevedere deviazioni in giorni specifici della settimana (magari per dribblare un mercato o una manifestazione o ancora dei cantieri) e quindi “disegnare” il tragitto a mano. Usare poi uno strumento come “navigatore” può essere utile al mattino presto o alla sera, dopo una giornata di lavoro, quando l’attenzione rischia di venire un po’ meno.

MONITORAGGIO – Gli strumenti più moderni tengono traccia anche delle calorie che abbiamo bruciato in sella alla nostra bicicletta. E quindi possono essere alquanto utili nel monitoraggio dell’attività fisica settimanale. Ci sono device wearable, nemmeno troppo costosi, che misurano il battito cardiaco e tengono sotto controllo il nostro cuore nei momenti di sforzo maggiore. Un aiuto da non scartare per chi non ha tempo per lo sport ma sfrutta comunque gli spostamenti cittadini e gli itinerari casa-lavoro come occasione per mettersi in forma.

SFIDE – Le app per bici che registrano le nostre pedalate quotidiane sono uno strumento per quelle aziende o quelle amministrazioni locali che hanno attivato incentivi per il bike to work per certificare lo spostamento in bici. Se non ci fossero motivi economici in ballo, potrebbe bastare la voglia di vincere la Bike Challenge indetta a ridosso della Giornata nazionale del Bike To Work. Se anche questa motivazione dovesse venire meno, perché non pensare semplicemente a delle sfide tra amici o colleghi? Vediamo chi pedala di più!

SICUREZZA – I device di ultima generazione segnalano persino la presenza di curve pericolose, rotonde, oppure di ostacoli lungo il percorso, persino l’avvicinarsi di automobili e altri veicoli. E che dire della possibilità di collegare e quindi integrare anche le luci anteriore e posteriore in modo da tenere tutto sotto controllo e a portata di app? Quando c’è di mezzo la sicurezza non si scherza, anzi. E se ci sono strumenti tecnologici che possono aiutarci a garantirla, allora perché non usarli a tutto spiano e spingere perché sempre più persone facciano lo stesso?

INTERMODALITA’ – Pedalare tenendo sott’occhio anche gli orari di partenza di treni, metro o autobus. L’intermodalità è intrecciata su più livelli con la tecnologia. Che diventa così un prezioso alleato per sfruttare al meglio tutte le possibilità che ci vengono offerte dagli attori presenti sul territorio. Basti pensare a chi ha una folding e quotidianamente usa anche treni o metropolitane: app, smartphone e altri device servono a tenere sott’occhio tutte le connessioni e quindi a evitare perdite di tempo o di coincidenze, e conseguenti ritardi.