Ci sono i parcheggi bici utili e grandi. E poi ci sono quelli che aggiungono un tocco estetico per accogliere il ciclista quasi fosse in un museo. A L’Aia, in Olanda, lo studio di design Silo ha da poco completato la realizzazione di una struttura capace di accogliere fino a 8mila biciclette vicino alla The Hague Central Station. E, come se non bastasse, l’ha realizzata creando lunghe pareti in vetro retroilluminate con il profilo dello skyline cittadino.
Già nel 2020 sono apparse le prime immagini del parcheggio bici a L’Aia. In questo video si nota quanto sia facile e comodo l’ingresso in sella: il ciclista può accedere attraverso il proprio abbonamento ai trasporti pubblici, oppure mostrando una tessera giornaliera che gli consente di assicurare il mezzo. Le prime 24 ore di sosta sono comunque gratuite (e una volta scadute si paga 1,25 euro per ogni giorno in più). Per le cargo bike – che richiedono più spazio – la tariffa sale a 2,50 euro.
Non è la prima volta che ci occupiamo di parcheggi musei. «E se uno spazio sotterraneo funzionale, invece di essere un luogo da evitare, diventasse un’attrazione da non perdere? – si è chiesto il direttore creativo di Silo, Rene Toneman -. Volevamo migliorare il comfort e la sicurezza per le migliaia di utenti giornalieri, portando all’interno l’esperienza di attraversare la città in bicicletta». In effetti bastano le immagini per apprezzare la cura artistica di questo parcheggio a L’Aia. Le texture alle pareti raffigurano palazzi e dettagli iconici della città olandese.
Ma un parcheggio richiede anzitutto comodità di accesso. E infatti è consentito in sella: si può addirittura pedalare all’interno, seguendo con prudenza le piste ciclabili che si snodano tra gli stalli (ci ha ricordato un’azienda di Chicago) Grazie infine a un QR code, che si può scannerizzare, diventa anche più facile ritrovare il proprio mezzo al ritorno.