Sembrano comuni biciclette, in realtà sono vere e proprie esche per agganciare i ladri, scovarli e contrastare il furto di biciclette. Siamo in Belgio, dove le autorità hanno avviato un’iniziativa che consiste nell’inserire nel telaio di alcuni mezzi un localizzatore Gps. Una volta che le bici vengono legate, in un qualsiasi parcheggio cittadino, tutto quel che bisogna fare è attendere che avvengano uno o più furti, seguire il ladro ignaro e sanzionarlo. Come evidenzia la stampa locale, in Belgio ogni anno si registrano 30mila furti di biciclette, ma la cifra reale è senz’altro più alta dal momento che non tutti sporgono regolare denuncia (rinunciando così alla possibilità di recuperare il mezzo nel caso venisse ritrovato dalla polizia). E la possibilità di non trovare più la propria bici è, un po’ ovunque, uno dei motivi che scoraggia molti possibili ciclisti quotidiani.
Reato ecologico
In Belgio il problema del furto di biciclette viene preso molto seriamente. Nel 2020 una sentenza pronunciata da un giudice di Bruxelles lo ha configurato come crimine ecologico. «La vittima, a cui è stata rubata la bicicletta, non ha avuto altra scelta se non quella di utilizzare mezzi di trasporto che inquinano di più», si legge nella sentenza. Tornando alle biciclette esca, ovviamente le autorità non hanno dato dettagli specifici su questi mezzi che, in incognito, si sacrificheranno. La comunicazione nel frattempo è partita, soprattutto per avvertire i ladri che la vita per loro si complica sempre di più.
Le biciclette esche non sono un’iniziativa nuova, ma applicata su larga scala in Belgio potranno senz’altro dare risultati in termini di efficacia e fungere da caso replicabile in tante altre città in Europa e nel mondo. Intanto le uniche accortezze per mettere sempre al sicuro il proprio mezzo le abbiamo elencate in questo articolo, dove trovate dieci consigli per parcheggiare al meglio.
