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Il furto di bici è un crimine ecologico: a Bruxelles tre anni di prigione

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Bruxelles

«È giunto il momento di punire severamente chi commette reati che hanno gravi conseguenze per il pianeta. La vittima, a cui è stata rubata la bicicletta, non ha avuto altra scelta se non quella di utilizzare mezzi di trasporto che inquinano di più». Quanto avete appena letto non è contenuto in uno spot ambientalista, ma in una sentenza pronunciata da un giudice di Bruxelles. Il giudice ha definito, forse per la prima volta in un’aula giudiziaria, un furto di bici come un «crimine ecologico». L’imputato è stato condannato a tre anni di prigione come si legge sulla stampa belga.

Il furto di bici è avvenuto nella stazione della metropolitana di Auderghem, un piccolo comune a sud-est di Bruxelles. Ma nel conteggio della pena il giudice non ha considerato soltanto quel furto. L’imputato era infatti recidivo, con una lista di reati commessi negli ultimi nove anni. Secondo i dati, sarebbero raddoppiati i numeri delle due ruote rubate nella capitale belga: nel 2008 i furti denunciati erano stati 1.500, nel 2018 sono saliti a 3.719.

Prevenire il furto di bici

Le contomisure? Oltre a comprare i lucchetti più affidabili per proteggere le biciclette, le ricette contro i ladri passano anche attraverso i registri e le polizze assicurative, come ha proposto l’ANCMA in Italia. Ma esistono anche altre soluzioni, più estreme, come quella della catena che, all’occorrenza, rilascia uno spray urticante contro ogni malintenzionato.

Occorrono infine gli investimenti pubblici per realizzare parcheggi sicuri, come quello inaugurato da poco a Utrecht, in Olanda, il più grande in tutto il mondo. In Germania, come incentivo al bike to work, sono in cantiere 100mila nuovi stalli per due ruote vicino alle stazioni.

Siccome il furto di bici disincentiva la mobilità ciclistica e dunque, da sentenza, peserebbe anche sull’emergenza climatica, la chiave per il Belgio potrebbe essere quella di continuare a investire su infrastrutture e parcheggi sicuri per i ciclisti. Anche perchè nel paese si vendono ormai di più le (costose) e-bike rispetto alle bici tradizionali.