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Mark Rutte, primo ministro ciclista in Olanda. E bastone fra le ruote in Europa

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Mark Rutte
Mark Rutte, primo ministro olandese

Non sia mai che su BC si critichi un primo ministro perché ha scelto la bicicletta come mezzo di trasporto. Perché questo ha fatto Mark Rutte, il leader olandese che in questi giorni ha tenuto banco al Consiglio Europeo. Avversario dell’Italia sul Recovery Fund, il politico conservatore rappresenta la punta dei Frugal Four – oltre a Olanda, ci sono Austria, Svezia e Danimarca – ovvero i Paesi che chiedono rigore fiscale e controllo della spesa pubblica. Ma potremmo dire che la bici sia sempre stata per Rutte un’abitudine nel paese che forse pedala di più in Europa?

Mark Rutte in bici dai capi di Stato

Ha risposto lui stesso lo scorso anno. «Da due anni ho di nuovo la mia bicicletta e, quando il tempo lo permette, vado in ufficio così». Dichiarazione ai limiti dell’ammonizione in un Paese che pedala a prescindere dalle condizioni meteo. Va da sè che un politico in sella fa molto meno clamore – e meno male, aggiungiamo noi – in uno Stato che l’ Europa e il mondo prende a modello per città ciclabili e politiche a sostegno dell’ambiente. Al governo dal 2010, Mark Rutte ha ricevuto capi di Stato e omologhi pedalando fino al summit, mescolandosi tra migliaia di pendolari in sella.

Da sempre, in Olanda, i soggetti più illuminati sono stati le amministrazioni e i cittadini, abituatisi  a un mezzo di trasporto comodo, efficiente e per nulla frugale. L’economia in Olanda gira sulle due ruote grazie anche al cicloturismo, muovendo molto di più dei 7 miliardi di euro di fatturato che in Italia sono stati registrati nel 2018. Per fare un esempio, la città olandese di Groningen ha messo sul piatto un investimento pari a 85 milioni di euro con un piano quinquennale dedicato alla mobilità ciclistica.

In un articolo lo stesso Rutte ha ammesso che per circa un decennio non ha quasi mai toccato la bicicletta. Fulminato sulla via ciclabile, oggi è un primo ministro che non pedala soltanto a ridosso della campagna elettorale per raccogliere qualche voto in più. Forse è ora che impari a pedalare insieme ai Ventisette stati membri dell’UE, senza lasciare indietro nessuno…